La Nuova Sardegna

Nuoro

Domani a Orani sfilano le maschere tradizionali

di Michela Columbu
Domani a Orani sfilano le maschere tradizionali

Grande raduno dei gruppi di Oliena, Fonni, Aritzo, Ortueri, Sarule e Gavoi Si chiudono così i festeggiamenti cominciati con il corteo dei carri allegorici

03 marzo 2017
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ORANI. Il paese si prepara ad accogliere le maschere di mezza Sardegna. Il gruppo che promuove la valorizzazione della maschera tipica locale Su Bundhu ha infatti preparato per domani un raduno che si preannuncia di sicuro effetto scenico. Oltre ai padroni di casa, che sono ormai diventati una delle maschere più richieste della Barbagia vista la particolarità della maschera facciale in sughero, sfileranno per le vie di Orani anche Boes e Merdules di Ottana, Mamutzones di Samugheo, Urthos, Buttudos e Mascheras Limpias di Fonni, S'Urtzu e is Sonaggiaos di Ortueri, Sa Maschinganna e sa Majaia di Busachi, S'Urtzu e sos Bardianos di Ula Tirso, S'Urtzu e Mamutzones di Aritzo, Sa Maschera a gattu di Sarule e infine i Tumbarinos di Gavoi. L'appuntamento di domani è il penultimo del lungo calendario del Carnevale oranese. Infatti, grazie alla grande partecipazione di diverse associazioni locali, coordinate dall’amministrazione comunale, dal 19 febbraio la comunità di Orani ha partecipato a diverse manifestazioni. Sabato scorso si è tenuta la grande sfilata dei carri allegorici che ha registrato una grande partecipazione da parte degli oranesi. Non solo, il carro vincitore alla sfilata intercomunale di Ovodda, il 26 è stato proprio quello degli oranesi che sfileranno anche il 5 marzo a Nuoro. Per domani la festa però riguarda le vestigia di un tempo, e gli antichi riti propiziatori che caratterizzavano anche i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio. Quelli che il 16 gennaio, giornata dei vespri in onore del Santo, davano il via ai festeggiamenti per il periodo più pazzo dell'anno. «È una maschera in sughero con un grande naso e grandi orecchie, vestito di “vresi” nero (orbace), cambali e forcone – è la spiegazione dettagliata di Tore Mureddu, presidente dell’associazione – figure metà uomo e metà buoi, animali sempre presenti nelle fasi di lavorazione della terra. Sono le forze che scacciano il male». Dopo la sfilata si offriranno dolci tipici ai presenti, mentre per tutta la giornata sarà possibile visitare il Museo Nivola.

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