La Nuova Sardegna

Nuoro

premiati i due comuni anti-inceneritore

Sarule e Olzai ricevono “un milione di lombrichi”

Sarule e Olzai ricevono “un milione di lombrichi”

SARULE. Stasera a Cagliari, alle 20 nella Casa della Cultura di Monserrato, si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso Expopò 2017, il premio ideato dall’associazione cagliaritana Presidio...

26 febbraio 2017
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SARULE. Stasera a Cagliari, alle 20 nella Casa della Cultura di Monserrato, si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso Expopò 2017, il premio ideato dall’associazione cagliaritana Presidio Piazzale Trento, che si batte per la difesa dei diritti della Sardegna e dei sardi. In particolare il premio in questione riconosce e sostiene le amministrazioni locali virtuose della Sardegna che desiderano avviare il compostaggio dei rifiuti organici con i lombrichi o favorire nei propri territori il compostaggio domestico. Ad essere premiate quest’anno, sono state le amministrazioni comunali guidate da Mariangela Barca e Ester Satta, rispettivamente prime cittadine di Sarule e Olzai. La motivazione è riconducibile al «forte impegno contro il revamping dell’inceneritore di Tossilo» che ha visto le due sindache in prima fila nella serie di iniziative portate avanti contro il progetto di ampliamento della struttura. In prima fila anche come Unione dei Comuni Barbagia, di cui le due comunità fanno parte, che si è fatta promotrice con altre associazioni ed enti di un ricorso al Tar che ha sentenziato a luglio scorso contro il revamping e il raddoppio di potenza dell’inceneritore di Tossilo, stoppando quindi il progetto della Regione ed accogliendo il ricorso dell’Unione dei Comuni Barbagia. «È stata una sorpresa – commenta Mariangela Barca, sulla notizia del riconoscimento chiamato “Un milione di lombrichi” – noi vogliamo continuare la battaglia fino in fondo nonostante la Regione abbia ricorso al Consiglio di Stato che ha di fatto sospeso la sentenza del Tar. Nel frattempo ha anche aggiornato il Piano di gestione dei rifiuti, cercando di colmare le criticità evidenziate nella sentenza. Penso che sia un piano irrispettoso nei confronti del territorio e della salute dei cittadini. Senza tener conto – continua la sindaca di Sarule –, che la stessa Unione europea sta bandendo gli inceneritori. Ci sono in ballo grandi interessi economici, perché 40 milioni di euro non sono uno scherzo. Noi andiamo verso una differenziata altissima: cosa vogliamo bruciare? Inoltre continueremo la nostra battaglia perché vogliamo ricorrere contro il Piano regionale dei rifiuti». Anche Ester Satta, prima cittadina di Olzai, commenta la notizia sottolineando l’ironia del contrasto che vede un milione di lombrichi contro il colosso dell’inceneritore: «colosso anche in termini di costi – spiega –. Mi ha fatto veramente molto piacere ricevere questo riconoscimento. Come sindaco mi sento vicina alle battaglie che portano avanti i cittadini sempre incredibilmente avanti rispetto alla politica che ci governa. La giunta regionale è praticamente ferma sulle tematiche che riguardano ambiente, salute e territorio. Ma da parte nostra la battaglia continua: vogliamo raggiungere quelle soluzioni che permettano il riscatto della Sardegna». (m.c.)

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