La Nuova Sardegna

Nuoro

Sardaigne en liberté, dai Tacchi di Ulassai al Gennargentu in groppa agli asini sardi

di Lamberto Cugudda
Sardaigne en liberté, dai Tacchi di Ulassai al Gennargentu in groppa agli asini sardi

Trekking e turismo alternativo, parte il progetto dell’imprenditore parigino Jean-Luc Madinier. La nuova attività si affianca a quella attiva da due anni con le E-bike e a piedi

26 febbraio 2017
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ULASSAI. Il progetto “La valorizzazione degli asini sardi per sviluppare un turismo sostenibile ed ecologico in Sardegna” è oramai una realtà. Ad averlo studiato e ora ad attuarlo – si partirà fra aprile e maggio con sei asini sardi, con la possibilità di una “toccata” a Tortolì, sede, il 6 e il 7 maggio, di due tappe del Giro d’Italia – è un imprenditore e consulente turistico parigino (con moglie di origini ogliastrine), Jean-Luc Madinier, con la sua “Sardaigne en liberté”. E dopo avere mostrato con orgoglio l’ultimo numero della rivista francese tutta sugli asini “Les cahiers de l’ane” , ricorda che il trekking in asino permette «alle zone interne e ad altri siti dell’entroterra di attirare turisti; di organizzare gli operatori locali che lavorano raramente in rete o in maniera coordinata; lo sviluppo di strutture agricole o turistiche che trovano difficoltà a svilupparsi a causa della mancanza di forme di promozione del turismo verde e sostenibile». Tutti obiettivi che punta a raggiungere quanto prima.

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Con il suo progetto, Jean-Luc Madinier ha trovato terreno fertile, visti gli stessi obiettivi del turismo escursionistico compatibile, con la guida Gae, Simone Depau, giovane ulassese che con la società “Sardinia e-motion”, di cui è socio e responsabile, offre trekking a piedi ed escursioni o passeggiate con le E-bike (biciclette a pedalata assistita) in Ogliastra, in maniera particolare in tutta l’area della vallata dei Tacchi e del Tonneri (ovvero da Jerzu fino a Seui e anche Sadali), ma anche a Baunei, Urzulei e altri territori del nord Ogliastra. E quindi, trekking someggiati, ovvero la tipologia di escursioni che utilizzano l’asino, con le E-bike o a piedi (questi due già attuabili da circa due anni), ora possono decollare a pieno ritmo da aprile-maggio con pacchetti di una settimana, pochi giorni o anche giornaliere. Per la notte, ci si appoggerà su diverse strutture ricettive (come Bed & breakfast, piccoli alberghi, locande) già operanti lungo il percorso che si sceglierà.

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«Per ora – afferma Simone Depau – vi sono alcuni percorsi diversi, sia per il trekking someggiato (trasportato dall’asino), con le bici con pedalata assistita (se si desidera anche normali) che partono dalla zona di Sant’Antonio a Jerzu e che proseguono attraversando le zone di Osini, Ulassai, Gairo, Ussassai, fino a Seui e anche nel nord Ogliastra». Depau e Madinier sottolineano: «Emozionare: questa è la nostra idea di offerta turistica, attraverso un viaggio esperienziale in Ogliastra, che coinvolga ad un ritmo lento le comunità esistenti, il patrimonio naturale e culturale, ricco di artigianato ed enogastronomia. I nostri mezzi per questa forma di turismo itinerante? Gli scarponi, gli asini e le biciclette, anche con la pedalata assistita, per un turista attento ma non estremamente sportivo. In un prossimo futuro vorremmo estendere l'itinerario escursionistico (stile Gr20, Cammino di Santiago) fino al Gennargentu per collegarsi ai già esistenti itinerari del Supramonte». Ovvero sugli antichi cammini della transumanza.

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