La Nuova Sardegna

ORANI. Il paese di Su Bundhu inaugura oggi il Carnevale. Si inizia alle 15,30 con una grande festa per i bambini organizzata dall’Acr nella casa di riposo San Giuseppe. La comunità guidata da Antonio Fadda ha organizzato un calendario di manifestazioni che uniscono la tradizione, ben rappresentata dalla maschera di Su Bundhu, al divertimento per grandi e piccini. Seguirà il giovedì grasso con una festa al saloncino della Poa, mentre i carri allegorici saranno i protagonisti del sabato dopo, con partenza alle 16 da Istolo.

«Il carnevale a Orani è una cosa seria – spiega il sindaco Antonio Fadda – una festa molto sentita e attesa, con maschere tradizionali, carri allegorici e maschere estemporanee, a cui partecipano grandi e bambini con balli in piazza e sale da ballo. Tutto ormai fa parte della nostra tradizione e del nostro carnevale».

Dopo la colorata sfilata, ci saranno infatti tre pomeriggi interi di festa in piazza e nell’auditorium comunale, con la musica e l’allegria dei bambini. Ma il giorno più atteso è sicuramente quello della sfilata delle maschere tradizionali del 4 marzo. Orani vedrà sfilare le maschere più rappresentative del territorio. L’evento è presente anche nel calendario di Carnevale di Sardegna, il lungo manifesto che racchiude sotto un unico nome gli eventi di 16 paesi.

A fine 2016 infatti, grazie alla firma di un protocollo d’intesa si è avviata una collaborazione culturale che vuole unificare l’offerta turistica con un unico simbolo e nome. Collaborazione che segna l’inizio di una valorizzazione congiunta del grande patrimonio del carnevale barbaricino.

A Orani, il 4 marzo a partire dalle 15 in piazza Santa Croce, sarà possibile assistere grazie alla organizzazione dell’associazione che valorizza la maschera locale Su Bundhu, alla sfilata di Boes e Merdules da Ottana, Mamutzones di Samugheo, Urthos e Buttudos e Mascheras Limpias di Fonni, S’Urtzu e Sonaggios di Ortueri, Sa Maschinganna e Sa Maiaja di Busachi, S’Urtzu e Sos Bardianos di Ula Tirso, S’Urtzu e Mamutzones di Aritzo, Sa Maschera a Gattu di Sarule e i Tumbarinos di Gavoi.

«Un ringraziamento alle associazioni e ai gruppi organizzati e improvvisati che in questi giorni sono impegnati negli ultimi preparativi per regalarci – conclude il sindaco – giornate di festa e allegria».