La Nuova Sardegna

Luca Colomo, 44 anni, sposato e padre di famiglia. Una laurea in Studi storico-artistici in tasca, ha firmato il suo primo contratto nel 2002. Da allora era un istruttore amministrativo contabile precario. Oggi descrive la fine della precarietà come «un’impresa, un sogno che alla fine si è realizzato». Ripercorre tutti i tentativi «andati a vuoto, finché non si è presentata questa occasione della legge regionale che ha consentito di stabilizzarci tutti». Ora può guardare al futuro con altri sentimenti, che non contemplano la possibilità di perdere il lavoro. «Ora posso programmare il futuro – dice –, pensare con più serenità a quello della mia famiglia, fare progetti. Tutte cose che prima erano impossibili». Nel suo sguardo e nelle sue parole (vale per tutti i 19 ex precari) c’è la soddisfazione e la felicità per un periodo della sua vita che da oggi rappresenterà solo un brutto ricordo.