La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Comune stabilizza 19 lavoratori precari una decisione storica

di Francesco Cabras
Il Comune stabilizza 19 lavoratori precari una decisione storica

L’assessore Maria Boi: «Una conquista dopo anni di lotta» La soluzione attraverso una norma della riforma regionale

02 dicembre 2016
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NUORO. Il Comune di Nuoro si può insignire del titolo di ente a precariato zero. Adesso c’è anche il crisma dell’ufficialità: i 19 dipendenti che erano stati assunti con contratto a tempo determinato sono stati tutti stabilizzati e da ora entrano definitivamente nella pianta organica dell’amministrazione. Tra loro c’è chi attendeva questo giorno da 25 anni. Ci sono madri e padri di famiglia che da oggi possono guardare a un futuro diverso. E giovani che se lo potranno costruire.

«È una conquista per tutti – sottolinea l’assessore Maria Boi, che ha annunciato la firma della determina dirigenziale che sancisce l’assunzione dei sedici precari con contratto in scadenza a dicembre, mentre gli altri tre erano già stati stabilizzati tra luglio e settembre –. Finalmente – continua – siamo arrivati alla conclusione di una lotta che ci ha visto tutti impegnati, sia per il giusto riconoscimento ai precari, sia perché come ente non sprechiamo delle professionalità».

Poi, rivolta ai neoassunti presenti in aula al momento dell’annuncio, augura che «questo giorno vi porti fortuna e vi sproni a lavorare ancora di più per la città». La sintesi degli anni difficili trascorsi dagli ex precari, l’assessore la affida a una frase contenuta in una lettera scritta da uno di loro: «In questi anni – legge Maria Boi – ho potuto verificare che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Ora posso affermare che di mezzo c’è solo il fare».

La soluzione della vertenza era stata preannunciata a giugno dal sindaco Andrea Soddu ed è stata resa possibile sfruttando (primo ente in Sardegna) una norma contenuta nella recente riforma regionale sugli enti locali, che consentiva alle pubbliche amministrazioni di stabilizzare quei lavoratori che, assunti con regolari selezioni, avevano superato i 36 mesi di contratto a tempo determinato. E nel caso di Nuoro c’erano tutte le condizioni della legge. Nonostante quella che ormai anche in cuor loro era una certezza, gli ex precari non hanno voluto “cantar vittoria” finché non gli è stato messo sotto gli occhi il nuovo contratto da firmare. Troppe le promesse e le rassicurazioni ricevute in passato. Alcune anche in buona fede, ma sempre, per un motivo o per l’altro, disattese. Mai, però, è passato loro per la mente di arrendersi e cercare altre strade.

«Ci è costato molte lacrime, tanta rabbia – dicono –, ma mai abbiamo pensato di mollare. Mai». Da ora per tanti di loro inizia un’altra vita. «È un sogno che da domani possiamo andare in banca per chiedere un mutuo, programmare il nostro futuro e dei nostri figli. Vogliamo ringraziare il coraggio e la determinazione dimostrati dalla giunta».

Sollievo per una vertenza che va positivamente in archivio è quanto esprime Raffaella Murgia, segretario territoriale di Uil-Fpl, che ha preso in carico le istanze dei precari nel 2005, allora come Rsu. «È una giornata meravigliosa – dice –, speriamo che sia di buon auspicio per chi oggi sta perdendo il lavoro, come gli infermieri di Badu ’e Carros e Mamone, e che sia d’esempio per gli altri enti locali».

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