La Nuova Sardegna

Nuoro

Cristinzio: scontro tra Pm e parenti sull’archiviazione

di Nino Muggianu

Orosei, senza esito le indagini sulla scomparsa della donna I familiari dell’insegnante annunciano dura opposizione

19 novembre 2016
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OROSEI. No all’archiviazione del caso. Le famiglie Cristinzio e Nanni, unite, si oppongono alla richiesta presentata al Gip dalla Procura sulla misteriosa scomparsa di Irene Cristinzio, l’insegnante di Lettere di Orosei sparita nel nulla l’11 luglio di tre anni fa. «Per la prima volta tutti insieme, la famiglia Cristinzio e la famiglia Nanni – precisa il fratello di Irene, Michele Cristinzio – Abbiamo fatto opposizione alla richiesta di archiviazione da parte della Procura di Nuoro. Mentre prima eravamo divergenti con punti di vista diversi, adesso abbiamo unificato gli intenti».

La richiesta della Procura risale ad un mese fa circa. Sia la mamma di Irene, la signora Giuseppina Tartaglione, che la famiglia Nanni, il marito e i figli dell’insegnate scomparsa, non vogliono sentire la parola archiviazione. «Bisogna andare ancora avanti nelle indagini – sottolineano i familiari della donna – Non bisogna tralasciare nulla di intentato».

Non c’è rassegnazione da parte delle due famiglie con in testa il marito di Irene Cristinzio, il commercialista Tonino Nanni, i figli Nicoletta e Salvatore, l’anziana madre Giuseppina e il fratello Michele che non hanno mai perso la speranza. Tutti sono convinti che qualcosa prima o poi salterà fuori e darà una spiegazione logica a quanto è successo all’insegnante in pensione scomparsa misteriosamente intorno alle 8 del mattino dell’11 luglio 2013, mentre rientrava nella sua casa sul lungomare di Orosei dopo la consueta passeggiata mattutina.

Nessuno vuole dimenticare, nemmeno i tanti amici e conoscenti di Irene conosciuta e stimata, che lo scorso luglio, per convincere investigatori e inquirenti a riprendere le ricerche, avevano ripercorso il tragitto che presumibilmente aveva fatto il giorno della scomparsa. Una marcia silenziosa che aveva visto impegnate tantissime persone.

Inoltre, qualche mese prima, l’anziana madre di Irene Cristinzio aveva lanciato un appello accorato a chiunque potesse dare notizie sulla figlia: «È il mio unico desiderio prima di morire. Voglio sapere che fine ha fatto mia figlia. Centomila euro in contanti sono già pronti per chi, anche in forma anonima, è in grado di darci notizie certe e documentate su Irene. Metto anche a disposizione un numero telefonico dove contattarmi: 371 1334564».

Nessuno però si è mai fatto avanti. Le indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Siniscola, purtroppo non hanno portato nessuna novità, tanto che un mese fa la Procura delle Repubblica ha deciso di archiviare il caso presentando richiesta al giudice. Cosa che le due famiglie unite, hanno unanimemente rifiutato annunciando totale opposizione.

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