La Nuova Sardegna

Nuoro

Don Maurizio lascia Macomer dopo tre anni in parrocchia

di Piero Marongiu
Don Maurizio lascia Macomer dopo tre anni in parrocchia

Folla alla celebrazione della messa di saluto alla comunità da parte del giovane sacerdote «Dobbiamo saper sempre accogliere le novità con curiosità, ma anche con spirito positivo»

25 ottobre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Dopo circa tre anni di permanenza nella parrocchia intitolata alla Santa Famiglia di Nazareth, il vice parroco don Maurizio Demartis domenica scorsa, al termine di una celebrazione eucaristica che ha visto la partecipazione di un gran numero di fedeli, ha salutato i suoi parrocchiani. A ringraziare don Maurizio per il lavoro svolto c’erano anche il sindaco Antonio Succu e altri amministratori comunali. Ma soprattutto tantissimi giovani, arrivati anche dalle altre parrocchie cittadine, che con il giovane sacerdote hanno costituito un gruppo di animazione parrocchiale molto attivo, sempre presente nelle occasioni liturgiche e in quelle dedicate ai ragazzi più piccoli.

La notizia del trasferimento di don Maurizio, sacerdote molto stimato e seguito non soltanto dai giovani, ha suscitato perplessità e molta amarezza nei fedeli che lo seguono, ne apprezzano il carattere e il suo modo di relazionarsi alla gente. Un trasferimento “giustificato” dal progetto di riordino delle quattro parrocchie cittadine voluto dal Vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, monsignor Mauro Maria Morfino, che prevede un solo parroco e un vice parroco ad amministrare le quattro chiese presenti allo scopo di creare quella che qualcuno definisce: “l’unità pastorale”.

I più delusi, anche se non lo lasciano intendere, sono gli oltre cinquanta ragazzi che fanno parte del gruppo giovani. Si sentono privati della loro guida. Con il giovane sacerdote erano riusciti a stabilire un forte legame affettivo, e, come spesso accade, quando certi equilibri vengono modificati è inevitabile che si provochi qualche scossone.

«Le attività del gruppo giovani – si affrettano a precisare i ragazzi – proseguiranno anche senza don Maurizio. Perché – precisano – oltre l’uomo e i suoi desideri, c’è Dio».

Don Maurizio Demartis, con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto, non ha voluto una celebrazione che mettesse in risalto il suo lavoro, ma la missione pastorale.

Nell’omelia di saluto, rivolgendosi soprattutto ai giovani, ha detto: «Dobbiamo saper sempre accogliere le novità con curiosità, ma anche con spirito positivo». Da qualche tempo sono giunti in città provenienti dalla penisola due sacerdoti della congregazione dei Figli dell’Immacolata concezione, noti anche con il nome di Concezionisti: don Mario Pesenti, che ricoprirà l’incarico di parroco della nuova Unità pastorale e il vice parroco padre Gaetano. Don Maurizio Demartis probabilmente diventerà parroco di Tadasuni e Boroneddu. Nei due paesi in cui ha svolto la sua missione pastorale l’indimenticato don Giovanni Dore, etnomusicologo di fama internazionale e fondatore del Museo degli strumenti musicali.

In Primo Piano
Elezioni comunali

Le grandi città al voto tutti i nomi dei candidati

Le nostre iniziative