La Nuova Sardegna

Nuoro

Allevatori irregolari, ultima chiamata con le multe ridotte

Allevatori irregolari, ultima chiamata con le multe ridotte

L’obiettivo dell’eradicazione del virus è sempre più vicino La Regione: «Da 10mila a 400 euro per mettersi in regola»

25 settembre 2016
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NUORO. Peste suina, ultima chiamata. Con poco più di 400 euro, i proprietari di maiali irregolari avranno la possibilità di far emergere le situazioni tenute finora nascoste e potranno allevare i suini nel rispetto delle regole. Senza correre il rischio di incappare nella temutissima sanzione di circa 10mila euro. Una finestra temporale aperta dalla Regione in seguito a una nuova disposizione del ministero della Salute, con l’impego di a rispettare la normativa e le prescrizioni impartite dai servizi veterinari. Gli allevatori irregolari dovranno pagare una multa di poco più di 400 euro a causa della mancanza di uno storico sanitario degli animali. I maiali saranno logicamente sottoposti ai controlli: quelli malati saranno abbattuti e gli altri messi in quarantena. Nella precedente finestra di regolarizzazione, che la Regione aveva aperto tra giugno e novembre 2015, erano stati 439 gli allevatori che avevano fatto richiesta di adeguamento e 269 provenivano dal Nuorese e dall’Ogliastra.

La durissima battaglia per l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna ha portato a Gavoi il mondo veterinario regionale. Oltre cento i veterinari che hanno partecipato all’incontro: “Condizionalità, anagrafe, benessere animale e sicurezza alimentare: ruolo e responsabilità del veterinario pubblico” organizzato dalla Società italiana di medicina veterinaria preventiva e dal Sindacato veterinari di medicina pubblica. Un significativo passo in avanti nel cammino intrapreso dalla Regione per eradicare una piaga che sta devastando da anni il comparto suinicolo, che potrebbe essere il fiore all’occhiello dell’economia delle zone interne. All’incontro ha partecipato anche l’esperto Luigi Ruocco, in rappresentanza del ministero della Salute.

«Non si potrà eradicare la peste suina senza il coinvolgimento di professionisti che abbiano le competenze tecniche e anche la capacità di dialogare con gli allevatori – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru –. Ci aspettano due anni strategici e l’obiettivo deve essere comune. Non esiste questa storia della Regione e le Asl da una parte e degli allevatori dall’altra – ha aggiunto Arru –. Dobbiamo lavorare insieme. C’è la volontà politica per debellare il virus. L’Unità di progetto regionale costituita per debellare il virus sta funzionando. Per la prima volta, le istituzioni parlano con una voce sola e lavorano fianco a fianco. La volontà politica della Giunta c’è – ha insistito l’assessore – e il più determinato è il presidente Pigliaru. Siamo in prima linea: gli assessorati alla Sanità, all’Agricoltura e all’Ambiente, le agenzie Laore e Forestas, il Corpo forestale, i veterinari e l'Istituto zooprofilattico».

«Capisco non sia facile confrontarsi tutti i giorni con gli allevatori che, nonostante rispettino le regole, devono fronteggiare numerosi ostacoli e restrizioni conseguenti al persistere della malattia – ha sottolineato Alberto Laddomada, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna –. E anche quanto sia ancora più difficile affrontare il mondo degli irregolari. Ma se continueremo a lavorare bene e con convinzione, sconfiggeremo questa epidemia. Al di fuori delle zone caldissime del Nuorese e dell’Ogliastra – ha insistito il direttore – si è riusciti a tenere la peste sotto controllo. L’obiettivo è stato già centrato in molte zone, per risolvere definitivamente il problema dobbiamo arrivare al nocciolo duro dove ancora si alimenta l’epidemia. Manteniamo l’impegno di controllare tutti gli allevamenti – ha concluso Alberto Laddomada – abbattiamo i suini infetti e teniamo sotto osservazione gli allevamenti fino a quando non saremo sicuri che il virus sia stato sconfitto». (plp)

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