La Nuova Sardegna

Nuoro

I cavalieri riuniti in associazione

Redentore: confermata l’assenza alla sfilata, il gruppo pensa già al 2017

15 agosto 2016
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NUORO. Nessun ripensamento, così dicono, neppure nei prossimi giorni: a meno 13 dalla sfilata del Redentore e dopo un tripudio di polemiche, i cavalieri nuoresi non solo confermano in pieno lo sciopero, ovvero la loro prima assenza della sfilata dei costumi di domenica 28, in segno di protesta per la loro esclusione da una parte del percorso, ma sono ormai già proiettati al futuro. Venerdì prossimo, 19 agosto, infatti, hanno già convocato una nuova riunione per discutere tra loro di un progetto che accarezzano da tempo: quello di costituire un’associazione di amazzoni e cavalieri nuoresi. Perché sinora, la mancanza di un gruppo formato e con tanto di responsabile, è stata avvertita da tanti, Comune compreso che nelle ultime settimane ha più volte, ma senza successo, cercato di individuare un responsabile del gruppo per tentare di ricucire lo strappo.

«Dal primo di settembre ci organizzeremo per poter costruire, insieme a tutti i cavalieri di nuoro un’associazione ippica – scrive su Facebook uno dei cavalieri nuoresi – per ora mi dispiace per voi ma non vedrete nessun cavallo di Nuoro e dintorni sfilare alla sagra del Redentore». E sempre sui social network in tanti ricordano anche che i problemi, legati al percorso della sfilata e al ruolo assegnato ai cavalieri, sono cominciati da diversi anni. Nel 2012, ad esempio, tra le varie forme di protesta suggerite da alcuni c’era quella di sfilare vestiti a lutto oppure di disertare del tutto l’evento. «La storia si ripete», scrivono, infatti, alcuni cavalieri con un tono decisamente sconsolato. Uno dei problemi, da diversi anni a questa parte, infatti, è sempre stato quello delle transenne. Le norme di sicurezza e le richieste arrivate dalla commissione vigilanza sul pubblico spettacolo richiedono che l’intero percorso seguito dai cavalieri alla sfilata sia protetto dalle transenne. Ma le transenne, ovviamente, hanno un costo e ogni anno il Comune ha fatto letteralmente i salti mortali perché non sempre riesce a coprire quel costo. Per palazzo civico, dunque, a ogni edizione si aprono due possibilità. La prima possibilità è quella di sistemare tutte le transenne che servono lungo il percorso, spendendo un bel po’ di euro e togliendoli ad altri aspetti dell’evento. La seconda è quella di tagliare il percorso riservato ai cavalieri. Quest’anno, con il taglio del percorso, il Comune ha risparmiato circa 7mila euro. Ma al di là di tutto resta il fatto che alcune strade di Nuoro, come il corso Garibaldi, dal punto di vista delle norme di sicurezza, creano più di un problema nel caso del passaggio dei cavalli, perché non hanno le vie di fuga necessarie. Così dice la commissione vigilanza. Sino a che non si trova una soluzione a questo, dunque, il problema sembra destinato a riproporsi. (v.g.)

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