La Nuova Sardegna

Nuoro

Il centro polifunzionale è arredato con sedie da 700 euro ma resta inagibile

di Paolo Merlini
Uno scorcio del centro polifunzionale di via Roma
Uno scorcio del centro polifunzionale di via Roma

Ultimati di recente a Nuoro i lavori appaltati dalla giunta Bianchi. Nel 2014 stanziati 395mila euro per la Galleria comunale

07 agosto 2016
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NUORO. Il centro polifunzionale via Roma come un’incompiuta mangiasoldi. Sì, ma quanti? Un calcolo esatto non è possibile perché dalla progettazione di questo edificio imponente al centro della città, inutilizzato e forse inutile, sono passati quasi quarant’anni. Ha attraversato due secoli, quello che nel 1980 doveva essere un teatro civico, l’importo dei lavori è passato dalla lira all’euro, ed è cresciuto di inflazione in inflazione. Quindici milioni di euro, forse più? La cifra non è lontana dalla realtà, perché a scorrere le carte della causa milionaria che oppone al Comune la ditta che realizzò il primo e il secondo lotto, la Bosazza srl, spunta una quantità innumerevole di riserve e perizie supplettive, cioè di spese sopravvenute rispetto a quanto pattuito nell’appalto originario, che hanno fatto lievitare paurosamente i costi, e forse anche i tempi della costruzione. Conclusa, almeno sulla carta, nel 1999, dunque vent’anni dopo l’inizio dei lavori.

Pozzo senza fondo. Ma 36 anni dopo l’11 novembre 1980, giorno di apertura del cantiere, può davvero considerarsi concluso il centro polifunzionale di via Roma? No, probabilmente. E non solo perché nel 2003 l’amministrazione in carica (sindaco Mario Zidda) bandì una terza gara d’appalto per l’adeguamento e il completamento dell’edificio (proprio l’atto che ha portato l’impresa Bosazza a rivolgersi al tribunale), per un importo di un milione 878mila euro. Non è concluso perché a guardar bene di gara d’appalto ce n’è stata una quarta, e non è affatto quella definitiva.

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Nel 2012, infatti, l’amministrazione comunale (sindaco Sandro Bianchi) decise di dirottare due milioni di un finanziamento regionale con fondi Pia, destinato al “completamento” del centro polifunzionale, al più urgente e necessario consolidamento della scuola media n.1 Pietro Borrotzu, in via Gramsci. La rimodulazione, questo il termine tecnico, fu resa possibile perché la Regione autorizzò il Comune a utilizzare «le economie di spesa derivanti dal finanziamento regionale di 4.131.655,19 euro ottenuto per il "Completamento del centro polifunzionale di Nuoro" concluso con economie pari a 1.581.978,37 euro», come riportava un comunicato della stessa Regione. Una volta tanto, insomma, il Comune di Nuoro si sarebbe dimostrato oculato nel continuare a versare milioni nel pozzo senza fondo di via Roma.

Mobili a caro prezzo. Ma è andata davvero così? Non proprio, perché la stessa giunta Bianchi nel settembre 2014 bandì una gara d’appalto per i “lavori di arredo della galleria d’arte comunale nel centro polifunzionale di via Roma”. Pochi mesi prima la giunta ne aveva affidato la progettazione all’architetto Giovanni Dessì. L’importo complessivo ammontava a 395mila euro, così suddivisi: 291mila iva compresa all’impresa che si era aggiudicata l’appalto, la ditta Sanna srl di Oliena (non proprio del settore: è specializzata in movimento terra); 40mila al progettista e il resto per imprevisti a disposizione dell’amministrazione. Il gruppo consiliare Idea Comune, all’opposizione, aveva denunciato quello che riteneva uno spreco: l’arredo prevedeva infatti panche del costo di tremila euro ciascuna, sedie ognuna da 700 euro, 15 mila euro per la realizzazione di 30 sedili di legno per i gradoni nella piccola sala teatrale (500 euro l’uno). Ancora, duemila euro per una scrivania, 22mila per il sopralzo in legno del parapetto (mille euro al metro secondo le stime di Idea Comune), più 30mila euro per “pannelli amovibili”.

Nel giugno 2015 il sindaco Bianchi ha lasciato obtorto collo il testimone ad Andrea Soddu, ma nel frattempo l’appalto è andato avanti, e i lavori sono stati completati qualche settimana fa. Si aspetta la prossima mostra di beneficenza per poterli ammirare, ma ci vorrà l’autorizzazione temporanea del Comune: il centro polifunzionale infatti è ancora privo di agibilità, una cosetta da niente.

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