La Nuova Sardegna

Nuoro

Delitti di Orune e Nule, Zappareddu ritorna in carcere

Delitti di Orune e Nule, Zappareddu ritorna in carcere

L’allevatore arrestato dai carabinieri per detenzione di armi

25 giugno 2016
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NUORO. Antonio Zappareddu, 26 anni, un allevatore di Ozieri arrestato per porto e detenzione di armi nell'inchiesta sui delitti di Orune e Nule, è tornato in carcere. Nel primo pomerigggio, i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale hanno notificato al giovane un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Nuoro su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Vacca.

Zappareddu è stato arrestato con le stesse accuse per le quali era finito in carcere il 25 maggio: detenzione e porto illegali di un fucile e di una pistola. Reati emersi nell’ambito dell’inchiesta sugli omicidi di Gianluca Monni, 18 anni, lo studente di Orune ucciso con tre fucilate la mattina dell’8 maggio 2015. E di Stefano Masala, 29 anni, di Nule, scomparso nel nulla la sera predcedente il delitto: il 7 maggio 2015.

Zappareddu era stato scarcerato il 17 giugno dai giudici del Tribunale del riesame che avevano accolto l’eccezione del suo difensore, l’avvocato Mattia Doneddu, relativa al fatto che all’allevatore non era stato notificato nei termini previsti dall'Ufficio matricola del carcere nuorese l’avviso dell’udienza davanti ai giudici. Difetto che aveva determinato la perdita di efficacia della misura cautelare. (plp)

 

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