La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, nuovo focolaio di peste suina

Maiali al pascolo nelle strade di Desulo
Maiali al pascolo nelle strade di Desulo

Emergenza in Barbagia: il contagio provocato dai troppi maiali che ancora pascolano allo stato brado. L'appello del sindaco: "Territorio in ginocchio, la Regione ci aiuti"

24 giugno 2016
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DESULO. Nuovi focolai di peste suina nel cuore del Gennargentu. Tre maiali che durante gli abbattimenti del 30 maggio erano stati isolati perché negativi agli esami sulla Psa (peste suina africana), risultati negativi anche a un successivo controllo il 14 giugno, qualche giorno dopo hanno manifestato i sintomi della malattia. «Il territorio di Desulo, data la presenza di maiali abbandonati senza controlli sanitari e alla mercé di ogni possibile malattia si conferma ad altissimo rischio per la trasmissione del virus della peste – ha spiegato con amarezza Alessandro De Martini, responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della seste suina africana –. Anche tenere gli animali confinati, ma senza le necessarie condizioni ottimali di biosicurezza, come le doppie recinzioni o muri a secco adeguati, è diventato un pericolo anche per coloro che intendono emergere dall’illegalità». «Un altro focolaio? Non ho più parole, ma è chiaro che c’è qualcosa che non funziona. Perché dopo gli abbattimenti del mese scorso e i controlli continui nelle campagne, decine di maiali continuano a pascolare indisturbati nelle vie di Desulo?» Le parole del sindaco Gigi Littarru si abbattono come una valanga sulla Regione e sull’Unità di progetto che sta portando avanti la lotta alla peste suina. «Ci sono problemi e li abbiamo segnalati, abbiamo anche cercato di affrontarli ma ci siamo trovati davanti un muro invalicabile – ha spiegato il sindaco di Desulo –. Se si vogliono fare le cose bene, si deve dare a tutti la possibilità di mettersi in regola e invece finora non ha funzionato così. Coinvolgono noi sindaci soltanto quando ci sono da fare le ordinanze, ma non ci ascoltano quando segnaliamo le criticità. Rivolgo per l’ennesima volta l’invito al presidente della Regione, all’assessore alla Sanità e ai responsabili dell’Unità di progetto di sederci intorno a un tavolo per parlare seriamente di peste suina – ha sottolineato Littarru –. Soprattutto devono dirci che futuro c’è per la suinicoltura a Desulo. Io sono il sindaco di tutti, anche di chi gestisce aziende serie che sono state messe in ginocchio». «Le battaglie si vincono insieme, non ci stancheremo mai di dirlo – ha sottolineato il responsabile dell’Unità di progetto –. La peste suina si debella con la collaborazione di tutti: istituzioni, amministratori locali, allevatori, soprattutto quelli delle aree di montagna e tutti coloro che hanno una coscienza civile. La Regione continuerà a fare la sua parte, grazie al prezioso lavoro che svolgono gli operatori delle Asl, del Corpo forestale regionale e dell’Agenzia Forestas, tenendo aperto il dialogo con chi rispetta la legge e non indietreggiando con chi viola la legge a danno di tutta la comunità sarda»

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