La Nuova Sardegna

Nuoro

Liste con firme false a Orgosolo, la segretaria comunale rischia la sospensione

Liste con firme false a Orgosolo, la segretaria comunale rischia la sospensione

Il commissario straordinario dispone un’inchiesta interna La dirigente Gloria Fiore è indagata con l’ex sindaco Deledda

22 maggio 2016
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NUORO. La segretaria comunale Gloria Fiore, una dei due indagati nella nuova inchiesta che vede al centro il Comune di Orgosolo, potrebbe essere sospesa dal suo incarico. La decisione dovrebbe essere presa entro breve tempo dal commissario straordinario Felice Corda, sulla base dell’iscrizione nel registro degli indagati della donna, 65 anni, nata a Como ma residente a Nuoro, con l’ipotesi di reato di falso ideologico per aver svolto un ruolo determinante, appunto quello del pubblico ufficiale al quale spetta la convalida delle firme, nella presentazione delle due liste in corsa per elezioni comunali di Orgosolo. Ma la decisione potrebbe scaturire anche da un’indagine interna sull’operato della dirigente. L’altro indagato, per il momento, dell’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica di Nuoro sulla base delle indagini del commissariato di Orgosolo e della Digos di Nuoro, è Dionigi Deledda, l’ex sindaco dimissionario e ora alla guida della lista Orgolesi in corsa per il voto del 5 giugno prossimo.

Nonostante lo stretto riserbo degli investigatori che operano sul campo, il falso ideologico sarebbe stato commesso durante la presentazione delle liste in municipio, poche ore prima della scadenza del 6 maggio scorso. Per presentare ciascuna lista occorrono dalle 30 alle 60 firme. Le persone che appoggiano Orgolesi e la lista avversaria Murales sarebbero rispettivamente 58 e 44. E le firme? Non essendo state raccolte altrove da una figura autorizzata, la logica vorrebbe che le 102 persone (58 più 44) si sarebbero dovute presentare in municipio con i documenti in mano. Nessuno in Comune ricorda però una tale fila di persone davanti all’ufficio della segretaria comunale, la dirigente che ne ha certificato la validità. E dunque mancherebbe un passaggio fondamentale nella loro validazione.

Il ruolo dell’ex sindaco Dionigi Deledda, invece, sarebbe stato quello di presentare materialmente le due liste, la sua e quella avversaria, confidando, secondo l’accusa, nel comportamento compiacente da parte della segretaria comunale Gloria Fiore, la quale fra l’altro attualmente ricopre lo stesso incarico al Comune di Oliena.

Se questo fosse vero, al di là del reato contestato di falso ideologico, metterebbe a nudo lo stratagemma, denunciato per esempio dalla sezione Pd e in vari ambienti politici di Orgosolo, della presentazione di una lista civetta (appunto Murales, guidata da Santina Cossu) in funzione antiquorum al momento del voto. Se, infatti, in caso di presenza di un’unica lista il principale avversario dei candidati è la partecipazione al voto di almeno il 50 per cento degli elettori, con la partecipazione di due liste questo presupposto verrebbe a cadere e basterebbe un manciata di voti per rendere valide le consultazioni.

Gli inquirenti ipotizzano che la segretaria abbia supportato questo proposito, accogliendo le firme dallo stesso Deledda. Per questo motivo, avrebbero sequestrato i telefonini di entrambi, in cerca di eventuali conversazioni, anche via sms o whatsapp, tali da confermare l’ipotesi accusatoria.

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