La Nuova Sardegna

NUORO. Si è costituito dopo 20 giorni di latitanza Giovanni Battista Pira, 66 anni, un allevatore di Orune, che era sfuggito al blitz dei carabinieri del Reparto territoriale di Olbia nell’ambito di un’operazione antidroga che aveva fatto finire in carcere anche l’ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta.

L’allevatore orunese si è costituito ieri 25 aprile ai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale. Sul capo di Giovanni Battista Pira pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Cagliari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. L’allevatore si era reso irreperibile dal 6 aprile, giorno in cui il reparto territoriale dei carabinieri di Olbia, al comando del tenente colonnello Alberto Cicognnani, aveva fatto una vasta operazione antidroga con numerosi arresti in tutta la Sardegna.

Solo Giovanni Battista Pira era sfuggito alla cattura, ma dopo quasi 20 giorni di latitanza ha deciso di costituirsi per chiarire la sua posizione. Ora è detenuto nel carcere di Badu ’e Carros in attesa di essere sentito dai magistrati. L’indagine è andata avanti per due anni, dal 2013, e ha consentito il sequestro di 18 chili di cocaina, 4 chili di eroina e 1 chilo di marijuana, una pistola Beretta callibro 6,35 rubata, circa trentamila euro in contanti e alcune autovetture di grossa cilindrata.

L’organizzazione garantiva l’approvvigionamento di stupefacenti, soprattutto cocaina ed eroina, nelle zone di Olbia e della Costa Smeralda. L’indagine dei Carabinieri ha permesso di individuare una vera e propria struttura piramidale con relativi compiti differenti in base alla posizione dei soggetti nella stessa organizzazione, con vertici, livelli intermedi, corrieri e spacciatori di medio livello che, a loro volta, si rivolgevano ai cosiddetti “galoppini” da strada.