La Nuova Sardegna

Nuoro

criminalità

Bortigali sotto choc dopo la rapina all’anziano

Bortigali sotto choc dopo la rapina all’anziano

Il sindaco: «Episodi sempre più frequenti, serve un efficace sistema di videosorveglianza»

08 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





BORTIGALI. L’aggressione di un anziano disabile da parte di tre rapinatori in trasferta ha suscitato allarme a Bortigali, dove è convinzione diffusa che i malviventi non siano capitati casualmente nell’abitazione della vittima, ma ci sia qualcuno che li ha indirizzati. C’è anche soddisfazione per l’efficacia con la quale i carabinieri hanno agito neutralizzando e arrestando il gruppo che ha aggredito Angelo Dore di 72 anni nella sua abitazione di via Fanti situata nella parte vecchia del paese. «Speriamo che anche la giustizia faccia la sua parte», è stato il commento di molti. I tre imputati ieri sono comparsi di fronte al giudice per l’udienza di convalida. Giampietro Mulas, 26 anni di Benetutti, assistito dall'avocato Lorenzo Soro, Luca Schintu, 19 anni di Illorai, che era difeso dall'avvocato Virdis del foro di Sassari, e Francesco Mario Cadoni, 26 anni di Orotelli, difeso dall'avvocato Giovanni Colli, hanno risposto alle domande che gli sono state rivolte nel corso dell’udienza. Il pubblico ministero ha chiesto per tutti la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. Il giudice si è riservato di decidere.

Per l’arresto in flagranza dei tre ha manifestato soddisfazione anche il sindaco di Bortigali, Francesco Caggiari. «Ringrazio di cuore i carabinieri e i militari della pattuglia che ha intercettato i tre malviventi – ha detto –, hanno avuto fiuto, coraggio e sangue freddo. La presenza delle forze dell’ordine fa sentire tutti più tranquilli e sereni. Ringrazio i carabinieri della compagnia di Ottana anche a nome di tutti gli anziani di Bortigali che si sentono protetti dal loro lavoro e da quello che svolgono tutti i loro colleghi».

Bortigali, che dopo Gadoni è il comune della provincia di Nuoro con l’età media più alta (50,2 anni per abitante), è un paese di anziani, persone deboli che di fronte a episodi come questo si sentono indifese. «Purtroppo di episodi di questo tipo ne sono accaduti anche altri – prosegue il sindaco –, negli anni scorsi una donna è stata rapinata in casa e sono entrati a rubare persino in casa del parroco. Gli autori non sono stati mai trovati. Serve la videosorveglianza per controllare gli ingressi e il patrimonio pubblico esposto spesso al vandalismo. L’occhio elettronico consente di individuare chi arriva e chi esce dal paese e sarebbe un efficace strumento di dissuasione contro i malintenzionati». (t.g.t.)

La sentenza

Calangianus, abusi e minacce alla figlia del collega: «Mandami le tue foto nuda o faccio licenziare tuo padre»

di Tiziana Simula
Le nostre iniziative