La Nuova Sardegna

SILANUS. In mattinata a Silanus, nel pomeriggio a Lei. Oggi cala il sipario sulle riprese del film “Bandidos e balentes, il codice non scritto” la cui uscita nelle sale è prevista per la fine dell'anno. Si tratta degli ultimi sketch del lungometraggio diretto da Fabio Manuel Mulas e ideato da Gianluca Pirastu e Tonino Pischedda. Oggi la troupe cinematografica sarà impegnata nel Marghine e in particolare a Silanus (nell'ex convento delle suore) e Lei (nella stazione feroviaria). Tra i protagonisti della giornata ci saranno il parroco di Silanus don Giovanni Chirra, Elisabetta Contini, Angela Marruncheddu, Salvatore Demurtas e Salvatore Sanna.

«Un’esperienza bellissima. Abbiamo iniziato quasi per gioco e abbiamo finito con l'essere coinvolti in un’avventura eccezionale – ha detto il regista Fabio Mulas –. Sono stati mesi di duro lavoro, dove tutti (attori, comparse, collaboratori) hanno dato il massimo. Tutti si sono messi in gioco e oggi li ringrazio pubblicamente per la serietà e l'impegno che hanno profuso». Il film è uno spaccato degli anni Cinquanta della Sardegna martoriata dai sequestri di persona, dalle faide, dagli episodi di abigeato, dove la donna aveva un ruolo importante e molto influente sugli uomini e sulla famiglia. «Quello del matriarcato è un aspetto importante del film – aggiunge l'ideatore Gianluca Pirastu – ma non sarà il solo a caratterizzarlo. Stiamo parlando di episodi che purtroppo sono accaduti nella nostra isola e che per tanti anni l'hanno insanguinata e mostrata all'esterno con una visione drammatica».

Il film è stato registrato interamente in limba, ma verrà tradotto in italiano e in inglese per consentirne la visione a una platea che esce dai confini dell'isola e dell'Italia.