La Nuova Sardegna

PERDASDEFOGU. Mentre la commissione parlamentare d’inchiesta della Camera sugli effetti dell’uranio impoverito chiederà la riconversione del Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra, con base a Perdasdefogu, il consigliere regionale ogliastrino del Pd, Franco Sabatini, venerdì ha ribattuto al sindaco Mariano Carta. «Solo sterili polemiche quelle del sindaco di Perdasdefogu – afferma – visto che il Pd ha sempre combattuto in prima linea. E mi dispiace dovere contestare quanto affermato dal primo cittadino Mariano Carta, in riferimento alla polemica sui temi delle servitù militari e sulla chiusura dei poligoni. Gli rammento che il Pd ogliastrino si è sempre battuto in prima linea per i diritti dei lavoratori, anche a difesa delle basi militari e dell’indotto che ruota intorno ad esse. Io stesso sono stato più volte a Roma insieme al sindaco Carta per difendere la base ed i posti di lavoro: non mi nascondo dietro ideologie preconfezionate e generali e non combatto “battaglie ideologiche” che male si conciliano col benessere del territorio». Sabatino ha proseguito: «Nella scorsa legislatura il Pd ogliastrino ha approvato un documento su base provinciale sul tema delle basi militari, lo ha trasmesso al gruppo consiliare che lo ha fatto proprio. È innegabile che io mi sia sempre battuto apertamente e senza nulla temere, forte anche del supporto dei miei colleghi di partito. Ricordo ancora al sindaco che, solo pochi mesi fa, i parlamentari sardi ed alcuni consiglieri regionali hanno incontrato gli esponenti politici delle comunità di Perdasdefogu e di Villaputzu e visitato gli spazi del Poligono e della Vitrociset. Al solo fine di difendere i presìdi militari, i posti di lavoro e l’indotto relativo». Il consigliere regionale ha rimarcato: «Non meno importante è l’impegno profuso per l’istituzione della Scuola di protezione civile della Regione nel Pisq di Perdasdefogu: intervento che avrà una notevole ricaduta socio-economica sul territorio, anche in termini di posti di lavoro e di indotto. Quelle mosse dal sindaco foghesino si rivelano null’altro che sterili polemiche, che non hanno ragione d’essere poiché smentite efficacemente da fatti ed azioni». (l.cu.)