La Nuova Sardegna

Nuoro

Orune, triplice tentato omicidio: Luigi Zori assolto

Valeria Gianoglio
Il palazzo di giustizia
Il palazzo di giustizia

Secondo l’accusa nel 2013 aveva sparato 12 colpi contro l’auto dei Sestu. Sullo sfondo, il duplice assassinio del 2003

25 novembre 2015
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ORUNE. «Assolto per non aver commesso il fatto» dice la mattina di martedì 24 novembre, il presidente del collegio giudicante Giorgio Cannas. E dal fondo dell’aula, tra chi attendeva con trepidazione la sentenza, si moltiplicano i sorrisi, le pacche sulle spalle, le strette di mano.

Una sentenza che segna la fine di un incubo giudiziario per un giovane di Orune, Luigi Zori, e per la sua famiglia, segnata già nel passato da una morte violenta: quella di Amerigo Zori, fratello di Luigi, ucciso il giorno della domenica delle Palme, a Orune, insieme al compaesano Pasquale Coccone. Correva il 2003.

Proprio da quell’omicidio, secondo l’accusa formulata diverso tempo fa, nasceva il triplice tentato omicidio del quale era stato accusato Luigi Zori. Il fatto risale al 7 giugno del 2013. Era sera inoltrata, a Orune, quando in corso Repubblica la situazione precipita.

L’auto dove viaggiavano un allevatore del paese, Antonio Sestu, il figlio Emanuele, e la nipotina, viene raggiunta da dodici colpi di pistola che centrano la fiancata dell’auto e il lunotto posteriore ma che per fortuna lasciano illese le persone all’interno.

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