La Nuova Sardegna

Nuoro

Odissea Cumbidanovu Il sindaco: «Basta attese»

di Nino Muggianu

Orgosolo, ultimatum di Deledda: «La Regione nomini ente delegato il Comune» Per la ripresa dei lavori si attende l’incontro tra impresa e Consorzio di bonifica

12 novembre 2015
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ORGOSOLO. Lavori della diga Cumbidanovu: tutto è ancora fermo. È dal 1989 che se ne parla ma ancora non si muove nulla. Ogni volta c’è una scusa nuova. L’ultimo ostacolo era l’assenza di un presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, ente che a suo tempo aveva commissionato i lavori, adesso anche questo intoppo non c’è più visto che è stato eletto il nuovo presidente che dovrebbe dare l’ok per prendere accordi con l’impresa. Incontro che, questa volta, sembra per davvero determinante. Nel frattempo visti i continui rinvii anche su sollecitazione della minoranza orgolese, arriva l’ultimatum del sindaco di Orgosolo: «Adesso basta! – dice Dionigi Deledda – Se dopo 25 anni non sono ancora in grado di fare i lavori della diga, che la Regione nomini ente delegato il comune di Orgosolo e poi vedranno cosa siamo in grado di fare e se le cose andranno per il verso giusto e senza intoppi». Si perché, non è detto che l’ormai famoso incontro tra impresa appaltatrice e Consorzio di bonifica, possa essere risolutivo. In ballo c’è una bella cifra, di cui non è mai stata resa nota l’entità, che impresa vanta, per danni e revisioni dei prezzi. Cifra che il consorzio non era disponibile a concedere se non nei limiti e nel rispetto delle leggi attuali. Un divario che non è mai stato colmato, nemmeno quando la Regione, ed è storia di qualche mese fa, ha messo sul piatto tutti i fondi necessari per portare a termine l’opera. Adesso la patata bollente dovrebbe passare nelle mani del neo eletto Cda del Consorzio che dovrebbe dare l’ok per incontro risolutore. La speranza è che il divario che finora ha tenuto distanti Consorzio e impresa, possa accorciarsi e finalmente trovare l’accordo per la ripresa dei lavori. In caso contrario entrerebbe in ballo la risoluzione del contratto e, come nel gioco dell’oca, ripartire da zero ossia fare un nuovo, l’ennesimo, bando di gara. Il primo risale al 1989. Un’attesa di 25 anni. La diga di Cumbidanovu è la Salerno- Reggio Calabria sarda, opera simbolo delle incompiute. Eppure di tratta di un diga che se realizzata sarebbe utilissima ecco i numeri: 55 milioni di euro 10, 6 milioni di metri cubi di acqua che verranno resi disponibili per l’agricoltura. Oltre 300 mila metri cubi di calcestruzzo. 72 metri di altezza dello sbarramento. Una lunghezza di coronamento di circa 250 metri: si parte da circa 40 metri della base per arrivare fino ai 6 metri della sommità. A valle si cercherà di servire 2.200 ettari di terreno dei quattro comuni di Orgosolo, Nuoro, Oliena e Dorgali. Acque che in futuro potranno irrigare anche i terreni di Orune e Lula. Il primo tratto di acquedotto, così come sarà realizzato, d’inverno funzionerà anche come condotta forzata: l’acqua verrà addotta ad una centrale idroelettrica che produrrà circa 700 chilowat.

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