La Nuova Sardegna

È stata riaperta al traffico la strada provinciale numero 50 nel tratto compreso tra Lodè e la casa di reclusione di Mamone. Il provvedimento è del responsabile del settore lavori pubblici della Provincia. Si supera così l’ordinanza del novembre 2014 – un anno dopo il nefasto ciclone Cleopatra –, con la quale era stata disposta la chiusura dell’importante arteria, proprio a causa dei danni subiti, tra il bivio della provinciale numero 3 e la statale 389, inquanto dovevano essere realizzati lavori di consolidamento del ponte sul rio Gallè, a valle del centro abitato di Lodè. Il ponte è stato stabilizzato e, ritenuto che i lavori eseguiti e le condizioni dell’arteria sono tali da consentire l’apertura al traffico, «pur con la dovuta prudenza connessa alle caratteristiche del tracciato», si tende a tornare alla normalità. La strada è ritenuta in buone condizioni con l’esclusione del tratto compreso tra il km 18 (bivio Santuario dell’Annunziata) e il km 23, il cui tappeto di usura è particolarmente consumato. Per cui si impone la limitazione di velocità a 30 chilometri l’ora. Si è fatto un importante passo avanti nella risoluzione dell’annoso problema sia per Mamone, che ha visto precluso lo sbocco verso la Nuoro-Olbia), sia per la comunità di Lodè, restando tagliata verso Sassari e provincia. Chiusa la fase più delicata si auspica, e non solo da parte dei responsabili di Mamome e dell’amministrazione comunale di Lodè, fortemente impegnati per la soluzione del problema, che si accelerino i tempi dei lavori per consentire la piena normalità del traffico di una strada di vitale importanza per tutto il territorio.