La Nuova Sardegna

Nuoro

Schianto dell’elicottero nuovo sopralluogo degli investigatori

di Tiziana Simula
Schianto dell’elicottero nuovo sopralluogo degli investigatori

La Procura di Lanusei ha conferito l’incarico a un perito Le indagini passano alla squadra mobile di Nuoro

10 settembre 2015
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ARZANA. L’Ecureuil B3 è ancora adagiato sul crinale alle pendici del monte Idolo, là dove si era schiantato il 21 agosto scorso. Sbilenco e mezzo accartocciato dopo l’atterraggio di emergenza, l’elicottero in dotazione al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, precipitato nelle campagne di Arzana mentre spegneva un incendio, è stato raggiunto dagli investigatori per nuovo sopralluogo. A “Orgiola Onniga” ieri sono arrivati gli uomini della squadra mobile della questura di Nuoro, a cui è passata l’indagine che era stata avviata dal Corpo Forestale. Insieme agli agenti, anche il perito nominato dal pm del Tribunale di Lanusei, Stefano Benassi, massimo esperto italiano di elicotteri. Un nuovo sopralluogo necessario per ricostruire la dinamica e accertare le cause dell’incidente al velivolo antincendio. Una tragedia sfiorata per il pilota Tommaso Miola e il tecnico Cristian Ligas, sulla quale cercheranno di fare luce due indagini: quella della Procura, coordinata dal pm Luisa D’Innella – e quella dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. A rendere ingovernabile l’elicottero, precipitato al suolo dopo essersi avvitato più volte, potrebbe essere stato l’impatto del cestello (che aveva appena sganciato la bomba d’acqua) contro il rotore di coda, ma anche un vuoto d’aria provocato dal vento che avrebbe sbilanciato il mezzo. Queste erano state le prime ipotesi avanzate dagli investigatori. Ma saranno le indagini ora a fare chiarezza su quanto accaduto.

Intanto, le condizioni del pilota veneto, il più grave tra i due occupanti dell’elicottero, vengono tenute sotto controllo dai medici dell’ospedale civile di Vicenza, dove Tommaso Miola, 35 anni, originario di Agordo, è stato trasferito nei giorni scorsi, dopo aver subito un intervento chirurgico all’ospedale San Francesco di Nuoro. Il giovane era stato sottoposto a una delicata e lunga operazione: quattro ore circa sotto i ferri per la decompressione e la stabilizzazione della colonna vertebrale. Le sue condizioni sono preoccupanti. Meglio era andata al suo compagno di volo, Cristian Ligas, 37 anni, di Cardedu, (entrambi sono dipendenti della società privata Star work sky) se l’era cavata con lievi ferite.

L’elicottero era decollato dalla base di San Cosimo, a Lanusei, intorno alle 11.40: direzione “Orgiola Onniga”, nell’agro di Arzana, dove le fiamme stavano divorando il costone di macchia mediterranea che sovrasta la provinciale che conduce a Lanusei. Ma l’Ecureuil B3 era riuscito a sganciare solo un carico d’acqua. Improvvisamente era diventato ingovernabile, avvitandosi pù volte su se stesso. Poi, lo schianto al suolo.

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