La Nuova Sardegna

Nuoro

Seddone: «E ora un anno per migliorare»

di Valeria Gianoglio
Seddone: «E ora un anno per migliorare»

Dalla pulizia alle tribune scoperte per i disabili: l’assessore comunale al Turismo risponde alle critiche e promuove l’evento

25 agosto 2015
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NUORO. «Le polemiche sulla pulizia del Corso post sfilata, sui cavalli e sull’assenza dei fuochi d’artificio o tribune disabili scoperte? Ci stanno, fanno parte del Redentore, ma è anche vero che è impossibile accontentare tutti e anche che tutto può cambiare, migliorare, o essere perfezionato. È quello che faremo per la prossima edizione, quando finalmente potremo programmare per intero la sagra in ogni suo aspetto, visto che quest’anno ci siamo insediati a giugno, a cose già avviate. Fare la sfilata di mattina? Lo confesso: mi intriga, ma qualunque cambiamento faremo, sarà frutto di una decisione condivisa. Qualsiasi decisione, non deve essere di pancia». Nonostante la notte trascorsa tra la folla, i locali e la marea di presenze post-sfilata, l’assessore comunale al Turismo, Marcello Seddone, è persino un po’ filosofo. E “the day after” il suo primo Redentore trascorso da organizzatore, a chi gli chiede di darsi un voto per il Redentore, dice che si dà un 6 e mezzo, “massimo 7”. «Ieri – ha scritto ieri pomeriggio sulla sua bacheca Facebook – ho gestito la mia prima sfilata del Redentore da assessore. Posso dire che molte cose sono andate bene e qualcuna meno, in primis nel garantire una postazione coperta ai portatori di handicap. Ora abbiamo un anno (e non un mese e mezzo) per migliorare e siamo aperti a ogni suggerimenti e proposte». Sul finale del suo “post”, l’assessore si sofferma su un punto che qualche ora prima ha visto protagonista anche il suo collega in giunta, Sebastian Cocco, che sempre su Facebook aveva scritto “Buon Redentore. Anche alle cugurre». «A quelli che hanno vissuto la giornata di ieri all'insegna del “tanto peggio, tanto meglio” – scrive, invece, Seddone – rispondo con un sorriso soddisfatto perché, come direbbe George Peppard, "vado matto per le sagre ben riuscite"». E racconta che sì, ieri, girando tra le strade di Nuoro e le vie digitali, ha raccolto un bel po’ di soddisfazione post sfilata, ma anche un numero consistente di suggerimenti, consigli, e le immancabili critiche che ogni anno accompagnano la festa di fine agosto.

Tra le note dolenti, l’assenza, ancora per un altro anno, dei fuochi d’artificio che fino ad alcune edizioni fa chiudevano la sagra, e la mancanza di uno spazio adatto per ospitare il festival regionale del folklore, che anche per l’edizione numero 115 si è tenuto in piazza Vittorio Emanuele.

«Il problema più grosso con cui si fa sempre i conti – spiega Seddone – è quello del budget. Perché con più soldi a disposizione, ovviamente, si sarebbe riusciti a organizzare anche i fuochi d’artificio o altro. Per l’anno prossimo, la mia idea, sarebbe quella di anticipare la programmazione dell’evento, e di cercare di attrarre sponsor privati. Un’altra idea che ho in mente, e che come le altre, ovviamente, è aperta al confronto, è quella di stabilire criteri precisi con i quali scegliere gli eventuali eventi collaterali. Uno dei problemi che sicuramente l’anno prossimo dovremo, invece, risolvere è quello di fare una postazione per i disabili che abbia una copertura. Quanto alle lamentele per la cacca dei cavalli al corso che non è stata ripulita subito, posso solo dire che con tutta la gente che c’era al corso sino a tardi, sarebbe stato impossibile far passare l’idropulitrice. In ogni caso, l’anno prossimo cercheremo sicuramente un correttivo».

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