La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, crolla il mercato immobiliare

di Tito Giuseppe Tola
Macomer, crolla il mercato immobiliare

Compravendite al palo. Giù le quotazioni. Ferma anche l’edilizia: nel 2015 nessuna concessione per nuove costruzioni

09 luglio 2015
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MACOMER. Il barometro del mercato immobiliare segna calma piatta. A Macomer non si vendono più case. Fino a dieci anni fa anche un appartamento di piccole dimensioni sarebbe stato venduto a un prezzo nettamente superiore al suo valore. Oggi non si vende neppure dimezzando il prezzo rispetto a quello che il mercato avrebbe offerto in tempi non lontani. Non si vendono case anche se i prezzi sono crollati e non se ne costruiscono. Il mercato è stagnante e l’edilizia è entrata in una fase di profonda crisi. Dall’inizio dell’anno non è stata rilasciata neppure una concessione per nuove costruzioni. Da gennaio a maggio sono state autorizzati ristrutturazioni e piccoli ampliamenti. Non si costruisce e non si compra casa perché non ci sono soldi. Il fabbisogno c’è ed emerge puntualmente in occasione dei bandi per l’aggiornamento degli elenchi di quanti aspirano all’assegnazione di un alloggio popolare. A Macomer il mercato immobiliare è fermo da tempo. L’offerta non manca, ma nessuno compra. La mancanza di domanda ha fatto crollare le quotazioni di case, appartamenti e aree edificabili. Chi dispone di liquidità azzarda a comprare dalle aste giudiziarie, ma la riprovazione sociale alla quale si finisce per essere esposti blocca molti dal farlo. Dopo Nuoro, Siniscola e Dorgali, Macomer è il comune della provincia col maggior numero di case. Ma il 20,4% sono vuote. Molte cadono a pezzi, comprese alcune di quelle abitate. Pochi comprano nonostante le quotazioni degli immobili siano crollate. Il mattone, che fino a pochi anni fa era un bene rifugio anche per i macomeresi, è diventato un peso costoso. La crisi e la mancanza di lavoro e di soldi, soprattutto fra i giovani interessati a disporre di un alloggio di proprietà per la famiglia, sono solo in parte la causa della fase di stagnazione nella quale è entrato il mercato immobiliare a Macomer e della paralisi dell’edilizia. A bloccare il mercato e a mettere in ginocchio il comparto edile ha contribuito in misura notevole anche il carico fiscale che grava sugli immobili. Gli estimi catastali delle case a Macomer sono più alti che altrove e non corrispondono all’effettivo valore degli edifici. A questo si somma la mazzata delle aliquote Imu che pesano soprattutto sulle case non utilizzate direttamente dai residenti. La riforma del catasto che il governo Renzi ha per il momento sospeso, una volta attuata potrebbe riservare sorprese dolorose per i proprietari di case e non solo per quelli di Macomer. Per il mercato immobiliare e l’edilizia sarebbe il colpo di grazia. Oltre ad aumentare gli estimi in modo generalizzato, cancella la classificazione di case rurali portando il reddito a livelli di quello di una casa di categoria C. Intanto crollano le quotazioni. A Macomer oscillano sotto i mille euro a metro, contro gli oltre 1500 euro di Nuoro per una casa di pari tipologia.

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