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Powerlifting, tre lulesi ai campionati mondiali

Powerlifting, tre lulesi ai campionati mondiali

LULA. Da ieri e sino a domenica, nel cuore dell’Inghilterra, a Telford, cittadina della Contea dello Shropshire, tre powerlifter lulesi della Asd Body Project-Lula partecipano ai Campionati mondiali...

13 giugno 2015
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LULA. Da ieri e sino a domenica, nel cuore dell’Inghilterra, a Telford, cittadina della Contea dello Shropshire, tre powerlifter lulesi della Asd Body Project-Lula partecipano ai Campionati mondiali single Event-wdfpf (world drug-free powerlifting-federation). Sono la pluricampionessa mondiale e detentrice di record internazionali Teresa Loi, la giovane promessa Giovanni Antonio Cossu e il loro trainer, nonché atleta, Giovanni Maria Corrias. Fanno parte del team-Italia, circa 30 atleti, tra i quali altri 6 sardi, uno dei quali, Antonello Dessalvi di Sinnai, ma tesserato per il sodalizio lulese. Nella prova squat gareggia Loi (cat. di peso fino 70 Kg e nella classe di età M3, atleti fino a 54 anni), detentrice del record mondiale, che cerca di migliorare sé stessa. Nella stessa disciplina compete Cossu, cat. di peso dei 67,5 Kg e nella classe di età T3, atleti di 18-19anni. Distensione su panca: Loi ha sempre offerto spettacolo. Purtroppo non ha perfettamente recuperato un problema a una spalla e il risultato dipende dalle condizioni fisiche della giornata. Salgono in pedana anche Cossu, alla prima esperienza internazionale, l’esperto Corrias che nella categoria degli 82,5 Kg classe Seniores cerca di migliorare il VI posto conquistato lo scorso anno in Germania, e il 61enne Dessalvi che tende a migliorare i record mondiali dei non equipaggiati e degli equipaggiati. Nello stacco da terra Loi mira a migliorare il record europeo già suo: 145Kg. Cossu prova a inserirsi nella TopTen mondiale della disciplina. Gli atleti della compagine lulese, fondata da Mario Pino Montanino, dal 2009 partecipano a competizioni internazionali della Wdfpf, federazione intransigente nei confronti degli atleti che usano il doping per migliorare le proprie prestazioni, al punto da prevedere la squalifica a vita di chi viene trovato positivo ai test antidoping.

«Le aspettative sportive sono buone e l’entusiasmo per poter rappresentare l’Italia del powerlifting è elevato», dice l’allenatore Corrias. (b.a.)

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