Grande folla per la piazza a Puddu
Desulo ha voluto ricordare il grande maestro nuorese del coro morto qualche anno fa
DESULO. Un autentico bagno di folla ha preso parte all'inaugurazione della piazzetta dedicata al maestro di canto Tonino Puddu, tenutasi sabato a Desulo.
All’evento hanno partecipato gli amministratori di Desulo, i parenti del maestro prematuramente scomparso, diversi cori dell’isola: i cori Su Nugoresu, Nicolao Praglia, Coro Padentes di Desulo, Coro Mediana di Meana Sardo, Coro Bachis Sulis, Coro Sardos In Su Coro e Coro, Sant'Austinu di Alà dei Sardi oltre il coro che ha organizzato l’evento “ Anninnora”, diretto dal maestro Federico di Chiara.
Presenti anche tanti coristi di altre polifoniche, come Gianni Piras di Tonara. Poi gli artisti, come Giovanni Puggioni e tante persone che amano il canto corale in Sardegna.
Per precedenti impegni non era presente il presentatore Giuliano Marongiu, che ha inviato un delicato omaggio al maestro Puddu e al paese di Desulo.
«L’artista cammina tra le vite degli altri, ne cattura le gioie e i dolori, dialoga con i pensieri.Tonino era un artista – scrive Marongiu – che aveva scelto di abitare dove la passione animava il sentimento. Quando apriva le braccia, per liberare le voci in un unico canto, rubava le emozioni di tutti e le faceva sue.Tonino comunicava con la musica, ma con le parole e il suo modo di sorridere conquistava le persone».
Un altro passo era dedicato al maestro sotto il profilo personale: «Aveva rispetto – prosegue Marongiu – e si faceva rispettare, proprio come fanno gli uomini che hanno cuore e carattere, proprio come fanno i soldati che prima di combattere si combattono. Nuoro è stata l’amatissima città che lo ha visto nascere, crescere e vivere. Desulo è stato il luogo che aveva scelto di amare».
Dopo i saluti del sindaco Gigi Littarru sono intervenute Ketty Sionis, Simonetta Peddio, il professor Stefano Carta e per il coro su Nugoresu Michele Siotto e Alessandro Melis. Poi le voci dei cori ad arricchire la serata di canto e ricordo. Come l'esibizione di gruppo sulle note de su Bolu e s'Astore.
«Una serata da ricordare – dice Nicola Calledda – del coro Bachis Sulis di Aritzo, per una persona unica».
«Il suo testamento è musicale e di esempi umani» aggiunge Gian Mauro Pretta, del Coro Mediana di Meana Sardo. La serata si è conclusa con una parentesi conviviale e ancora canti fino tardi.
Perchè cantare, secondo il pensiero del maestro Tonino, vuol dire avere cose belle nel cuore.
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