La Nuova Sardegna

Nuoro

Grande folla per la piazza a Puddu

di Giovanni Melis

Desulo ha voluto ricordare il grande maestro nuorese del coro morto qualche anno fa

09 giugno 2015
2 MINUTI DI LETTURA





DESULO. Un autentico bagno di folla ha preso parte all'inaugurazione della piazzetta dedicata al maestro di canto Tonino Puddu, tenutasi sabato a Desulo.

All’evento hanno partecipato gli amministratori di Desulo, i parenti del maestro prematuramente scomparso, diversi cori dell’isola: i cori Su Nugoresu, Nicolao Praglia, Coro Padentes di Desulo, Coro Mediana di Meana Sardo, Coro Bachis Sulis, Coro Sardos In Su Coro e Coro, Sant'Austinu di Alà dei Sardi oltre il coro che ha organizzato l’evento “ Anninnora”, diretto dal maestro Federico di Chiara.

Presenti anche tanti coristi di altre polifoniche, come Gianni Piras di Tonara. Poi gli artisti, come Giovanni Puggioni e tante persone che amano il canto corale in Sardegna.

Per precedenti impegni non era presente il presentatore Giuliano Marongiu, che ha inviato un delicato omaggio al maestro Puddu e al paese di Desulo.

«L’artista cammina tra le vite degli altri, ne cattura le gioie e i dolori, dialoga con i pensieri.Tonino era un artista – scrive Marongiu – che aveva scelto di abitare dove la passione animava il sentimento. Quando apriva le braccia, per liberare le voci in un unico canto, rubava le emozioni di tutti e le faceva sue.Tonino comunicava con la musica, ma con le parole e il suo modo di sorridere conquistava le persone».

Un altro passo era dedicato al maestro sotto il profilo personale: «Aveva rispetto – prosegue Marongiu – e si faceva rispettare, proprio come fanno gli uomini che hanno cuore e carattere, proprio come fanno i soldati che prima di combattere si combattono. Nuoro è stata l’amatissima città che lo ha visto nascere, crescere e vivere. Desulo è stato il luogo che aveva scelto di amare».

Dopo i saluti del sindaco Gigi Littarru sono intervenute Ketty Sionis, Simonetta Peddio, il professor Stefano Carta e per il coro su Nugoresu Michele Siotto e Alessandro Melis. Poi le voci dei cori ad arricchire la serata di canto e ricordo. Come l'esibizione di gruppo sulle note de su Bolu e s'Astore.

«Una serata da ricordare – dice Nicola Calledda – del coro Bachis Sulis di Aritzo, per una persona unica».

«Il suo testamento è musicale e di esempi umani» aggiunge Gian Mauro Pretta, del Coro Mediana di Meana Sardo. La serata si è conclusa con una parentesi conviviale e ancora canti fino tardi.

Perchè cantare, secondo il pensiero del maestro Tonino, vuol dire avere cose belle nel cuore.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative