La Nuova Sardegna

Nuoro

orani

Don Barboni e la storia del paese, domani la presentazione del libro

di Andreina Zichi

ORANI. Sarà presentato domani sera, alle 19, nella chiesa parrocchiale, alla presenza dell’autrice, il libro: “Don Nicolò Barboni – 88 anni di storia oranese”, scritto da Rita Niffoi. Dopo il...

01 maggio 2015
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ORANI. Sarà presentato domani sera, alle 19, nella chiesa parrocchiale, alla presenza dell’autrice, il libro: “Don Nicolò Barboni – 88 anni di storia oranese”, scritto da Rita Niffoi. Dopo il vocabolario di dialetto oranese e il volume sulle preghiere “Mi depo accostare a deus” (Devo avvicinarmi a Dio), Rita Niffoi ha ricostruito la vita e le opere di un personaggio che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della comunità. Nicolò Barboni nacque ad Orani, in una famiglia molto povera, nel 1869, e dopo aver frequentato il seminario ad Alghero, fu ordinato sacerdote nel 1894. Nel 1897, al suo primo incarico come sacerdote, fu nominato parroco di Oniferi, dove risollevò le sorti del piccolo borgo, creando la cassa rurale dei contadini, e in seguito costruì la parrocchia di Sant’Anna e ristrutturò la chiesa di San Gavino. Nel 1914 divenne parroco di Orani, incarico che ricoprì per 40 anni, fino al 1954, quando lasciò per ragioni di salute. Nel suo lungo ministero realizzò importanti opere, come l’asilo infantile, e il completamento della parrocchiale di Sant’Andrea. Dopo la posa della prima pietra, avvenuta nel 1863, infatti, la costruzione della chiesa era stata interrotta a causa di una controversia legale. La determinazione del parroco, unita alla collaborazione della popolazione, fece sì che la parrocchia fosse consacrata nel 1940. Uomo di fede e d’azione, Don Barboni conquistò il rispetto e il cuore della comunità, lasciando un ricordo indelebilei. «In questo libro – scrive Rita Niffoi – troverete la storia di un oranese che visse a cavallo tra ‘800 e ‘900 e con lui tanti altri personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese. Il passato è dentro di noi – conclude – tutto ciò che è stato, i tempi, i luoghi e le persone, è memoria nascosta da un velo di nebbia e giunge un momento in cui deve essere riportata alla luce»

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