La Nuova Sardegna

Nuoro

Sarule, dopo l’auto bruciata solidarietà all’impiegata

di Mattia Sanna

In un incontro gli assistenti sociali hanno espresso la loro vicinanza alla collega Il sindaco : «Un settore strategico e delicato. Questo è stato un gesto vile»

12 dicembre 2014
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SARULE. «Coraggio Rosalba, non mollare». Gli operatori sociali si ritrovano a Sarule per esprimere la solidarietà unanime della categoria alla propria collega Rosalba Deriu, vittima, qualche giorno fa, di un attentato intimidatorio. La sua auto è stata data alle fiamme. Una pratica, purtroppo, diffusa nei comuni dell'entroterra, alla quale, peraltro, la donna non era nuova: la sua vettura, infatti, era già stata presa di mira. Una pratica che accomuna politici e impiegati comunali e che recentemente ha colpito l'assessore all'ambiente di Oliena Valentino Carta e il sindaco di Olzai Tonino Ladu.

L'iniziativa, che si è svolta ieri nell'aula consiliare, è stata promossa dal comitato "Noi ci siamo" e dalla amministrazione municipale. È, infatti, il sindaco di Sarule Mariangela Barca ad aprire i lavori del convegno, in qualità di moderatore. «Il settore dei servizi sociali – ha ricordato il sindaco – è strategico, soprattutto in una situazione di grave crisi che colpisce duramente perfino la dignità personale». «È necessario – ha detto Barca – tracciare un percorso che allievi le situazioni di disagio, nel tentativo di dare risposte e di migliorare il livello di comunicazione all'interno delle comunità, così da far comprendere il ruolo dei servizi sociali, senza avere la pretesa irreale che questi possano risolvere tutti i problemi». «Bisogna rompere quel clima avvelenato che si è diffuso con volantini anonimi e chiacchiere da bar, perché – ha spiegato Carlo Piras del comitato promotiore – le minacce e la violenza sono inammissibili». «Inoltre – ha affermato l'assessore Giovanna Piredda – se si pensa che tale violenza poteva avere conseguenze ben peggiori, essendo avvenuta alle sei del pomeriggio, alla presenza di bambini e durante l'orario di apertura dei negozi». «Un simile gesto – ha detto la delegata locale ai servizi sociale– colpisce una professionista dalla grande disponibilità». In questa fase, allora, bisogna evitare di chiedersi il perché di tale azione sconsiderata e incivile, costruendo analisi azzardate e correndo il rischio di processare la vittima anziché il carnefice. Aspetto positivo da valorizzare, invece, è la bella risposta giunta dai sarulesi. Dai semplici cittadini, al mondo della scuola, fino alle associazioni, che elaboreranno a breve un documento condiviso. »Vicende come quella che hanno colpito Rosalba Deriu – ha sottolineato Federica Palomba, presidente dell'ordine degli assistenti sociali – testimoniano un duro e impegnativo lavoro, effettuato quotidianamente in una situazione di conflittuo, caratterizzata da atteggiamenti prevaricatori e violenti». «Per questo motivo – ha detto Francesco Maria Nurra, rappresentante del consorzio di sviluppo civile di Bono – bisogna investire nella prevenzione e nelle nuove generazioni, affinché diventino portatori e promotori di valori e principi sani e corretti». «Valori – gli ha fatto eco il sindaco di Olzai Tonino Ladu – che dovrebbero chiamare le famiglie ad un protagonismo educativo, al quale spesso rinunciano, rendendole parte integrante di un percorso formativo di crescita collettiva. Di un lavoro corale e responsabil, che non alimenti illusioni e false speranze». «È necessario, quindi – ha concluso Salvatora Mulas, assessore del comune di Fonni – ripensare al ruolo dei servizi sociali, oggi diventati un centro assistenzialistico, una sorta di bancomat degli enti locali».

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