La Nuova Sardegna

Nuoro

tribunale monocratico

Sulla patente Zeca con una c, oranese finisce a processo

NUORO. «Quando abbiamo preso in mano la sua patente ci siamo accorti subito che qualcosa non andava. Perché a parte la plastica strana, in fondo, la parola “Zecca” di Stato era scritta con una “c”....

02 dicembre 2014
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NUORO. «Quando abbiamo preso in mano la sua patente ci siamo accorti subito che qualcosa non andava. Perché a parte la plastica strana, in fondo, la parola “Zecca” di Stato era scritta con una “c”. Sì, c’era scritto proprio “Zeca”. Abbiamo ovviamente fatto subito un controllo e scoperto che non solo la patente era falsa, ma che Antonello Pisone non ne aveva mai conseguito una». Se non fosse che si tratta di un processo con tutti i crismi, ci sarebbe davvero da sorridere, di fronte alla vicenda che ha portato in tribunale l’oranese Antonello Pisone. Il giovane era stato fermato dalla polstrada qualche anno fa vicino a Oniferi. E aveva mostrato agli agenti una patente falsa in modo piuttosto evidente. Con buona pace del Devoto-Oli e degli accademici della Crusca, infatti, la finta patente di Pisone portava la scritta “Zecca” con una c in meno. Neanche Totò e Peppino De Filippo erano riusciti a fare altrettanto. Ieri in udienza un agente della polstrada ha raccontato l’accaduto. Il processo proseguirà a maggio. Pisone è difeso dall’avvocato Milena Patteri. (v.g.)

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