La Nuova Sardegna

Nuoro

Bronzetti e ristoranti, le carte vincenti delle Cortes di Teti

di Giovanni Melis
Bronzetti e ristoranti, le carte vincenti delle Cortes di Teti

Centinaia di visitatori per l’Autunno in Barbagia Alla scoperta dei mille tesori e sapori attorno ad Abini

01 dicembre 2014
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TETI. Il tesoro di Teti è fatto di cose semplici, ma complesse allo stesso tempo. La storia di quello che eravamo, tra nuraghi, templi e tombe dei giganti, santuari monumentali che solo la miopia politica italiana, ha impedito di diventare meta di studiosi e turisti. Il tesoro di Teti è fatto di una cucina povera, ma elaborata allo stesso tempo, che sfrutta il meglio della produzione locale e che non ammette il ricorso ai surrogati. Per queste ragioni centinaia di visitatori ha sfidato il pericolo maltempo e ha visitato gli angoli del paese, alla riscoperta di vecchi e nuovi sapori, di tesori conosciuti e ancora da scoprire. Perché fare un salto al villaggio con correlato santuario di Abini, s’Urbale, grazie al servizio bus offerto dal Comune ma anche recandovisi a piedi, con le loro capanne nuragighe, templi, la storia entra nelle vene passando per gli occhi.

Chi ha scelto di fare un salto nel paese noto per i ristorantini e per i bronzetti non si è certo pentito di aver compiuto le escursioni verso la montagna tetiese. Rimanendone estasiato. Così come coloro che hanno voluto scoprire i sapori degli agriturismo locali, come quello di Abini di Pina Sionis, il Buzzarzu di Giorgio Tidu e il pluripremiato ristorantino l’Oasi di Luigi Dearca oltre i tanti punti di ristoro. Numerosi turisti hanno affrontato volentieri la tortuosa strada che conduce al paese per tuffarsi nei sapori raffinati, dalle verdure preparate in mille modi, ai primi, le carni, il pesce lacustre e fluviale e poi i dolci. Una pausa obbligata quella a tavola, dopo le visite al museo archeologico, che meriterebbe maggiore visibilità e alle aree di interesse come il centro storico e le piazze. Il programma apparecchiato dall’amministrazione comunale, guidato dalla combattiva Laila Dearca, ha colpito nel segno, non lasciando nulla al caso. Di particolare interesse le mostre archeologiche, allestite in collaborazione con ricercatori dell’università e studiosi che hanno offerto un interessante spaccato della vita nuragica. Il successo di Cortes decreta quindi le potenzialità infinite del piccolo centro collocato tra Austis e Tiana, a pochi chilometri dalla 131 e con lo sguardo verso le montagne e i laghi. Nei prossimi giorni l’amministrazione traccerà un bilancio dell’evento, divulgando interessanti dati.

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