La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, Aritzo, Belvì e Tonara dicono «No» ad Abbanoa

I piccoli centri della Barbagia di Belvì dicono «No» ad Abbanoa. O meglio, pretendono chiarezza nelle tariffazioni, nei servizi e soprattutto non intendono sottoporsi ai nuovi balzelli che l'ente...

23 novembre 2014
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I piccoli centri della Barbagia di Belvì dicono «No» ad Abbanoa. O meglio, pretendono chiarezza nelle tariffazioni, nei servizi e soprattutto non intendono sottoporsi ai nuovi balzelli che l'ente idrico della Sardegna intende applicare.

I centri di Desulo, Aritzo, Belvì e Tonara, rappresentanti dai sindaci Gigi Littarru, Rinaldo Arangino, Augusto Pili e Pierpaolo Sau chiedono chiarezza all'ente idrico. Il primo cittadino di Belvì ha invitato la popolazione a non pagare le bollette relativo al deposito cauzionale: «Attendete gli sviluppi – dice Rinaldo Arangino – che si avranno dopo gli incontri con i vertici della stessa Abbanoa, per annullare queste bollette. I pagamenti già effettuati potrebbero essere non rimborsabili». I quattro sindaci stanno valutando iniziative congiunte a tutela della cittadinanza, non escluse quelle legali.

«Siamo paesi produttori d’acqua – dice Gigi Littarru – non comprendiamo perchè dobbiamo essere vessati in questo modo. Ci incontreremo a breve per delineare le prossime iniziative. Mi preme dire ad Abbanoa di iniziare ad eliminare i disservizi. E in seguito si potrà parlare del resto». (g.m.)

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