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Una lista con molti giovani per il Consorzio di bonifica

Domenica 23, dopo 17 anni, 11 mesi e 19 giorni di commissariamento, si terranno le elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio di bonifica d’Ogliastra, con sede a Tortolì. Ieri mattina è stata...

18 novembre 2014
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Domenica 23, dopo 17 anni, 11 mesi e 19 giorni di commissariamento, si terranno le elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio di bonifica d’Ogliastra, con sede a Tortolì. Ieri mattina è stata presentata la lista “Campagna amica”, che punta sui giovani e sugli imprenditori agricoli che vivono da sempre le problematiche del Consorzio di Bonifica. «La nostra lista per il primo elenco (conosciuto anche come fascia ndr) – commenta Vincenzo Cannas, vicepresidente della Coldiretti Nuoro-Ogliastra e primo dei candidati della lista – ha scelto solo imprenditori agricoli ed ha voluto puntare sui giovani: l'età media dei nostri candidati è di 40 anni. Il più giovane dei candidati è del 1988 (Carlo Pistis di Lotzorai) mentre il più anziano è del 1949 (Luciano Chiai di Barisardo). Ma anche nel secondo elenco l’età media è di 50 anni: stiamo cercando di proporre un profondo cambio generazionale. Questa elezione deve portare alla scelta di persone capaci di costruire opere utili alla messa in sicurezza del territorio nel suo complesso, che da sempre è custodito dagli agricoltori che hanno capacità e strumenti importanti per gestire i lavori necessari a rendere più sicure le varie zone della piana, nonché avvicinare l’Ente ai principali fruitori dell’acqua: un rapporto che in questi 18 anni di commissariamento non sempre c’è stato». I candidati del primo elenco sono Vincenzo Cannas (Loceri), Luciano Chiai (Barisardo),    Giampietro Doa (Tortolì),        Salvatore Piras (Girasole),        Carlo Pistis (Lotzorai),  Roberto Pusole (Baunei), Erminio Cristian Uras (Santa Maria Navarrese). «Gli agricoltori esprimendo il loro voto, e con loro tutti gli aventi diritto – dice Simone Cualbu, presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra – hanno l’assist per provare a cambiare le cose e, soprattutto, di poter prendere parte al controllo di uno strumento centrale per il futuro del nostro territorio. Con una nuova gestione diventa possibile anche mettere uno stop alla politica dei commissariamenti che ha caratterizzato questi 18 anni, per mettere in campo l’esperienza di chi conosce il territorio, gli agricoltori, insieme ad azioni di prevenzione e salvaguardia, progetti innovativi e sostenibili per la produzione di energia pulita, capaci di creare anche lavoro e prospettive». (l.cu.)

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