La Nuova Sardegna

Nuoro

L’annata olivicola della coop di Bolotana punta sulla qualità

di Federico Sedda
L’annata olivicola della coop di Bolotana punta sulla qualità

Parte la raccolta tra i 600 soci della Sardegna centrale «Il calo della produzione si attesta al 40 per cento»

17 novembre 2014
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BOLOTANA. Con l’apertura del frantoio sociale di Bardosu da parte della cooperativa olearia “Sardegna centrale”, ha preso il via la campagna di raccolta delle olive per la stagione 2014-2015. «Le olive – avvertono i dirigenti della coop – possono essere conferite da ieri perché i macchinari per la molitura sono già stati attivati». Le previsioni della raccolta, tuttavia, non sono tra le migliori. Anche a Bolotana, che ha una superficie olivetata di migliaia di ettari, la campagna olivicola si prospetta con un forte calo produttivo come del resto in tutta la Sardegna. Secondo gli esperti della Coldiretti, le perdite, in tutta la regione, saranno intorno al 30 e al 40 per cento. Tutto a causa dell’anomalo andamento climatico e dall’attacco delle fitopatie, quali quelle provocate dalla mosca olearia, favorite quest’anno dal clima caldo umido. Gli oliveti sono stati danneggiati non solo tra aprile e maggio, quando il clima instabile ha danneggiato la fioritura, ma soprattutto nel periodo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno caratterizzato da una forte siccità che ha compromesso la raccolta. «Solo chi è riuscito a curare in tempo – dicono gli olivicoltori – è riuscito a salvare in parte la produzione». Le previsioni di raccolta, che nelle buone annate superano in media i sei mila quintali, si attesteranno quest’anno intorno ai tremilae500 quintali con una riduzione del 40 per cento. «L’unica speranza – sottolineano gli operatori del settore – è che la qualità sia buona». Un’operazione, quella della qualità, che dipende non solo dall’annata, ma anche dalle tecniche di coltura, raccolta e lavorazione del prodotto. La cooperativa olearia “Sardegna centrale”, che conta oltre seicento soci provenienti da diversi paesi del Marghine, è impegnata da tempo nel tentativo di migliorare le conoscenze e le tecniche di lavorazione delle olive e di conservazione dell’olio. L’olio ammiraglio del sodalizio è l’extravergine “Lughente”, che da qualche anno è inserito nel mercato con buone prospettive.

«Il nostro obiettivo – dicono i dirigenti della cooperativa – è quello di puntare sulla valorizzazione dell’olio dal punto di vista qualitativo in modo da trovare sbocchi sul mercato dei prodotti di qualità». Uno sforzo che, pur tra molte difficoltà, ha cominciato a dare i primi risultati.

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