La Nuova Sardegna

BIRORI. Le mamme dei bambini della scuola materna di Birori replicano alle dichiarazioni del vice sindaco sul servizio mensa. «L’iniziativa di protesta – scrivono in una nota – è stata portata avanti dai genitori di 12 bambini su 15 e non da “poche mamme” come riportato, e nessuno dei genitori dissenzienti ha cercato di dissuaderci dal pubblicarla. La decisione di renderla pubblica è scaturita non tanto dal ritardo nell’inizio del servizio mensa, peraltro non nuovo perché si ripete tutti gli anni, quanto dal fatto che il vice sindaco ha riferito una versione dei fatti totalmente inverosimile, citando perfino un bando di gara andato deserto ad agosto, ma in realtà mai esistito, così come si evince dagli atti pubblicati sul sito del comune». Le mamme proseguono spiegando di essere consapevoli degli adempimenti burocratici legati ai bando di gara. «Non chiediamo che venga stravolto alcun iter amministrativo – scrivono –, ma crediamo anche che tale e tanta burocrazia appartenga a tutti gli altri comuni dove però la mensa è iniziata regolarmente ai primi di ottobre. Siamo quindi fermamente convinte che il problema di fondo si debba ricercare nei tempi di conferimento dell’incarico al responsabile del servizio per predisporre la gara (delibera del 10 settembre), lungaggine alla quale consegue un ritardo nell’avvio del servizio, a meno che il mese di riferimento per l’inizio della mensa non sia gennaio. In tal caso l’amministrazione è largamente in anticipo. Per ultimo teniamo a precisare che la mensa non è per noi motivo di liberazione dall’incombenza di preparare il pranzo ai nostri figli, come si è voluto insinuare, ma crediamo che il pasto consumato a scuola abbia una rilevante importanza educativa, poiché va inteso come momento di socializzazione e confronto per i bambini». (t.g.t.)