La Nuova Sardegna

Nuoro

La Caletta, sacchetti di sabbia per prevenire il rischio idrogeologico

di Salvatore Martini

Il Comune spera così di evitare gli allagamenti nel paese L’opposizione insorge: «Protesteremo insieme ai cittadini»

08 novembre 2014
3 MINUTI DI LETTURA





SINISCOLA. Il provvedimento ha suscitato perplessità, se non altro perché davanti all’incubo di nuove alluvioni i cittadini chiedono ben altro, anche se solo come intervento tampone, di un muro di sacchi di sabbia impilati su quattro file. Capita così che a La Caletta, precisamente nella zona di via Taormina, la decisione adottata dal Comune per ridurre il rischio di allagamenti sia stata sepolta di critiche dagli stessi abitanti. Che chiedono a gran voce il completamento dei lavori per realizzare la nuova rete di raccolta delle acque bianche, mettendo in sicurezza i rioni più sensibili del paese.

Anche le forze di opposizione contestano la giunta. «A La Caletta servono ben altro che muri di sacchi di sabbia», protestano alcuni gruppi. In particolare, Zente nova intende promuovere un corteo di protesta lungo le vie di Siniscola per contestare le condizioni in cui si trova La Caletta e la pericolosità delle zone più sensibili.

Il muro di sacchi che delimita il cantiere ancora aperto in via Taormina ha suscitato molte reazioni. «Di sicuro quello sbarramento non ci fa sentire sicuri – afferma un gruppo di abitanti – La nostra sicurezza non può essere affidata a dei sacchi di sabbia ma al completamento dei lavori che, dopo svariati anni, sono ancora in corso d’opera, proseguendo a rilento».

«Ci saremmo aspettati di iniziare l’inverno con la nuova rete conclusa ed efficiente – aggiungono altri residenti – e non con una sorta di “trincea” sotto casa per contenere la portata della pioggia. Capiamo che sia un rimedio provvisorio, ma questo non ci conforta. L’amministrazione deve concludere una volta per tutte i lavori per realizzare la nuova rete di drenaggio». Zente nova attacca la giunta. «Non si può non sottolineare la risibile messa in sicurezza della zona – si legge in una nota del gruppo – se si considera che a La Caletta ogni volta che piove la gente sprofonda nell’angoscia. Le rimostranze dei cittadini sulla lentezza dei lavori per la raccolta delle acque bianche sono tantissime. Pur avendo dubbi sui risultati di quell’intervento che, a nostro avviso, potrebbe produrre effetti ben peggiori di quelli delle recenti alluvioni, denunciamo nuovamente che chi governa il territorio si piroetta in “ultra-interventi”, che anziché esser impostati per avanzamento progressivo vengono eseguiti secondo la dinamica dello sventramento totale. A La Caletta il risultato è evidente e preoccupante». L’assessore ai Lavori pubblici, Lucio Carta, stempera le polemiche. «Quella barriera – afferma – non è altro che un accorgimento in più. I lavori in corso a La Caletta verranno conclusi il più presto possibile. A monte c’è il ritardo nell’erogazione dei fondi da parte della Regione. Ci sono però i presupposti per far ripartire le operazioni in breve tempo. I lavori saranno veloci creando una rete di scolo efficiente e sicura».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative