La Nuova Sardegna

Nuoro

Tanta gente tra i viali del cimitero di Sa ’e Manca

di Stefania Vatieri
Tanta gente tra i viali del cimitero di Sa ’e Manca

Aneddoti e curiosità sullo sfondo di una delle ricorrenze più sentite La storia del cagnolino che per tre mesi ha aspettato invano il suo padrone

02 novembre 2014
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NUORO. In questi giorni lungo i sentieri del cimitero cittadino di “Sa ’e manca” è un brulicare di persone che ripuliscono e decorano le tombe dei propri cari. Crisi o no, il mazzo di fiori per i parenti e gli amici comparsi non lo fa mancare nessuno. Momenti di dolore e di commozione che si rivivono ogni anno in questi giorni. Dolore che in queste ricorrenze diventa ancora più grande e che un fiore riesce appena a lenire.

Ma se prima si acquistavano fiori ricercati e quindi molto costosi ora si punta di più verso fiori meno pretenziosi, come ad esempio i crisantemi a prezzi ancora accessibili. E poi c'è chi, come aveva fatto una signora nuorese tempo fa che, non potendo permettersi di comprare i fiori e pur di mettere un po' di colore sulla tomba dell’amato marito, con un ingegnoso sistema degno del mitico Arsenio Lupin, sfilava i fiori dalle tombe degli altri defunti, per poi legarli insieme e sistemarli contenta sulla tomba del suo caro. Beccata in flagranza, al momento della denuncia aveva candidamente ammesso di non avere le possibilità di comprare i fiori e «non credo succeda niente se prendo uno o due fiorellini a chi ne ha tanti».

Per tanti il cimitero è la certezza che i legami affettivi non vengono mai recisi neanche dopo la morte, tanto che diventa un appuntamento fisso quotidiano per decine di persone. E così sono tante le storie e gli aneddoti che si narrano sul camposanto e una di queste riguarda la scelta dei loculi fatta anni fa. A interessare particolarmente era capire chi sarebbe stato il vicino di tomba. Altra storie riguardano la parte nuova del cimitero nella quale erano stati previsti i biloculi riservati ai coniugi. Per la concessione era necessario che uno dei coniugi fosse già deceduto. Una signora aveva acquistato il biloculo per seppellire il marito e per lei, ma alcuni anni dopo si era risposata. E allora? A risolvere il problema per l’arzilla vecchietta è stato il secondo marito che è morto prima di lei ed è stato sepolto accanto al primo. I due mariti sono così uno vicino all’altro con conseguente risparmio di fiori e tempo.

Un’altra storia che nessuno ha mai dimenticato è quella del cagnolino che, dopo la morte del suo padrone, ha passato le giornate accucciato sulla tomba dell'amato. «La sera lo prendevamo in braccio per portarlo fuori e chiudere il cimitero, ma dopo tre mesi era diventato talmente magro che passava tra le sbarre del cancello – hanno raccontato gli operatori del camposanto –. Gli portavamo di tutto per convincerlo a mangiare, ma non c'è stato niente da fare».

E infine le antiche credenze, sempre attuali: la sera della vigilia si accendano i lumicini per aiutare le anime dei defunti a trovare la strada di casa e si lasci apparecchiata la tavola per permettergli di rifocillarsi.

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