La Nuova Sardegna

Nuoro

“Coltivatori diretti” di piante di marijuana agli arresti domiciliari

di Lamberto Cugudda
“Coltivatori diretti” di piante di marijuana agli arresti domiciliari

Un operaio e un allevatore di Talana scoperti dalla polizia L’ordinanza restrittiva è stata emessa dal gip di Lanusei

28 ottobre 2014
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TORTOLI. Marijuana “a chilometri zero” anche in Ogliastra. Gli agenti del commissariato costiero, guidati dal dirigente Leonardo Cappetta, su esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Lanusei, hanno tratto in arresto un allevatore e un operaio, entrambi di Talana. I due presunti “coltivatori diretti” di canapa indiana per la produzione di marijauna Valentino Murru, allevatore di 57 anni, e Antonio Serra, operaio di 33 anni, entrambi di Talana e già noti alle forze dell’ordine.

Il tutto è rientrato nell’ambito dei servizi di prevenzione e contrasto al fenomeno della coltivazione e traffico di sostanze stupefacenti. Il commissariato di Ps di Tortolì, anche nei mesi scorsi, predisponeva diversi servizi di controllo e prevenzione, in costante collaborazione con il Corpo forestale regionale. Durante questi servizi, lo scorso mese, il personale impiegato aveva rinvenuto alcune coltivazioni di cannabis indica nei territori boschivi in agro del Comune di Talana. Gli agenti, coordinati dal vice questore Leonardo Cappetta, avevano effettuato continui e mirati servizi di appostamento e osservazione, anche con l’ausilio di apparecchiature video-fotografiche, che avrebbero quindi permesso l’identificazione dei curatori delle piantagioni. Il tutto per un totale di circa 150 piante delle dimensioni comprese tra i 150 e i 200 centimetri. Ma se ne sono potute recuperare 74, in quanto le altre erano state precedentemente recise. I servizi attuati hanno permesso di accertare che le stesse venivano alimentate in parte da un impianto di irrigazione proveniente da un ovile sito nei pressi delle piantagioni. Tale impianto era occultato sottoterra, per evitarne l’attribuzione, da parte dei presunti “coltivatori diretti”. Grazie al lavoro svolto e alle prove documentate, il gravoso servizio effettuato in territori impervi e privi spesso di coperture comunicative, avrebbe permesso di giungere ai due presunti coltivatori delle sostanze stupefacenti. Per gli agenti di Ps sarebbero i talanesi Valentino Murru, 57 anni, allevatore, e Antonio Serra, 33 anni, operaio, che sono stati tratti in arresto (sono ai domiciliari) nella giornata di domenica. Gli agenti del commissariato tortoliese hanno eseguito i provvedimenti che erano stati richiesti al gip del tribunale di Lanusei dal sostituto procuratore della Repubblica, Nicola Giua Marassi.

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