La Nuova Sardegna

Nuoro

Luigi Crisponi dei Riformatori

«Daniela Forma viveva su Marte?»

«Daniela Forma viveva su Marte?»

Le critiche del consigliere regionale sui conti della Provincia

14 ottobre 2014
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NUORO. «Ci vuole proprio una bella faccia di bronzo e Daniela Forma la mostra tutta. Si è lanciata in una filippica tutta da ridere contro i suoi stessi compagni di partito e in particolare contro Costantino Tidu per criticarne l'attuale gestione della Provincia. Come se lei finora avesse vissuto su Marte» a sferrare il pesante attacco alla consigliera regionale del Partito democratico è il consigliere regionale dei Riformatori, Luigi Crisponi . I due politicamente non si amano molto, visto che sono stati entrambi consiglieri provinciali ed era stata proprio Daniela Forma a chiedere che Crisponi si dimettesse a causa delle troppe assenze. Ma su queto punto, Crisponi ha preferito glissare, puntando invece il mirino sulla consigliera in relazione alle sue accuse nei confronti del presidente della Provincia di Nuoro per quanto riguarda i conti. «Azzardando una lezioncina sui conti, sui servizi essenziali da erogare e sull’assenza di una buona prassi di gestione da parte dell’amministrazione provinciale, di cui lei era presidente del consiglio fino a pochi mesi fa – ha insistito Crisponi – gioca allo scaricabarile dichiarandosi scandalizzata e recitando la parte del censore che però mal le si addice. Ma la consigliera, anzichè fingere preoccupazione e piangere lacrime di coccodrillo, spieghi se riesce a trovare i fondi reclamati da Tidu e sindacati per il riscaldamento, l’acqua e l’energia elettrica delle scuole del Nuorese colpite dalla mannaia della Giunta Pigliaru. Trovi lei i denari bussando alla sua stessa coalizione di centrosinistra, per inserirli nei capitoli di bilancio della Provincia e di altri enti locali. In quel caso, spulci l’allegato tecnico, rovisti i capitoli e ci spieghi se e dove troverà le risorse per rimediare agli altri tagli vergognosi inferti dall’attuale indifendibile giunta regionale – ha concluso Luigi Crisponi –. Parlo dei tagli all’Università nuorese, all’Isre, al museo Nivola, alla Fondazione Cambosu di Orotelli, alla Bitas. Si accorgerà che anzichè perdere tempo a sparare contro un ente decotto e quasi defunto bene farebbe a incalzare Paci e Pigliaru, che si dimostrano sempre più distratti e insensibili alle sorti del nostro territorio».

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