La Nuova Sardegna

Nuoro

Onanì vince la scommessa delle Cortes

di Bernardo Asproni
Onanì vince la scommessa delle Cortes

La soddisfazione del sindaco Michelangeli: «È andata benissimo, molto meglio degli anni passati»

13 ottobre 2014
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«Abbiamo storie per riscoprire i tempi passati e gustare i momenti di oggi. Il nostro borgo stretto nell’abbraccio di un fitto bosco, le nostre mani a lavorare il legni, il ferro e il pane più buono». Questa considerazione riportata nel pieghevole che invita alle cortes e a sas domos, è stata letta a voce da un turista tedesco rivolto al suo gruppo mentre stavano per lasciare il paese. Alla fine, lungo applauso di condivisione. Sicuramente è la migliore gratificazione per una comunità che si è voluta ancora una volta mettere in gioco nonostante la precarietà dell’accesso al paese, nel dopo alluvione. «È andata benissimo – ha sostenuto il sindaco Clara Michelangeli –, è venuta tantissima gente. Le cortes più colme degli altri anni». Per la verità la giornata di apertura è stata in sordina, in particolare nel primo pomeriggio, poi in serata il flusso dei visitatori è aumentato. Il sabato pomeriggio e soprattutto ieri, il pienone. Evidentemente è gente che non ha inteso rinunciare alla visita di questo paese, appartenente all’associazione Borghi autentici d’Italia. Dal ponte di Masicare, a metà strada fra Lula e Onanì, non praticabile per i pullman, il Comune ha attivato un servizio navetta.

I visitatori si sono tuffati in un piccolo mondo surreale, dove vecchio e nuovo si intrecciano con le massaie che preparano sos uvusones, casatinas, paneddas de gherda, spianate, pane, origliettas, dolci tipici, confettura e poi liquori di bacche, formaggio e vino, ma anche con le produzioni artigianali. E nelle vie, inebriate dal profumo degli arrosti, si levava alta la musica degli organetti, che accompagnava su ballu de Onanie, e la voce melodiosa del canto a tenore. «Tutti contenti – ha rimarcato il sindaco –. Le cortes peraltro erano bene organizzate, accoglienti, oserei dire che c’era più calore degli altri anni. Bene le visite guidate da Bachisio Piras alla scoperta della pittura, scultura e archeologia». Tre momenti culturali hanno destato vivo interesse: la rievocazione storica della pace del 1388 tra il Giudicato d’Arborea e il Regno d’Aragona, organizzato dallo sportello lingua sarda; la rievocazione storica “Due passi nel Medio Evo” a cura dell’associazione Memoriae Milites; e il laboratorio didattico Archeogiocos a cura di Piras. Apprezzate le mostre e le serate folk, una con Giusy Deiana e una con vari gruppi, e in particolare la processione in onore di San Francesco.

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