La Nuova Sardegna

Nuoro

Pd, saltano i congressi in 9 paesi

Pd, saltano i congressi in 9 paesi

Nuovo durissimo scontro tra la segreteria provinciale e il concorrente soriano

11 ottobre 2014
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NUORO. La tregua è stata di brevissima durata. L’accordo trovato a stento sulla riunione per fissare una nuova data per celebrare il congresso provinciale è stato l’unico segnale positivo di un partito sempre più sfilaciato e dilaniato dalle polemiche. A questo punto, anche l’incontro di lunedì serà nella sede del partito per decidere la data del Congresso provinciale potrebbe saltare, ma anche diventare terreno di scontro tra le due fazioni che si stanno fronteggiando da settimane a suon di ricorsi.

L’ultimo colpo di scena è arrivato nel pomeriggio. «Il segretario provinciale Giuseppe Pirisi ha deciso di far saltare i congressi di Orosei, Onifai, Dorgali, Irgoli, Galtellì, Bitti, Dualchi,e Noragugume – ha spiegato Francesco Manca, segretario cittadino e candidato alla segreteria provinciale con la corrente che a livello regionale sostiene la candidatura di Renato Soru –. Una decisione inspiegabile, anzi spiegabilissima con un certo modo di fare politica che non è e non potrà mai essere quella del Partito democratico che vogliamo. Scelte personali mirate solo a provocare tensioni e tirare la volata al candidato della sua corrente (Antonio Arghittu, ndr). Pirisi ha deciso di far saltare i congressi nonostante i segretari di circolo avessero regolarmente convocato gli iscritti e comunicato la data già da qualche giorno. Ma l’ineffabile segretario provinciale ha pensato bene, nonostante avesse due giorni di tempo, di non riunire la Commissione provinciale del congresso per nominare i garanti che avrebbero dobuto presenziae ai congressi in quei circoli, costringendoi così allo slittamento a chissà quando.

«Dopo la decisione di far saltare Nuoro con una decisione illegittima, visto che non aveva competenza in materia, presa dalla Commissione regionale del congresso presieduta dall’ex senatore Tore Ladu, ora quest’altra decisione senza spiegazioni se non quella di una sua mancata convocazione della Commissione di garanzia – ha continuato Francesco Manca –. Peppino Pirisi dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza organizzativa e, soprattutto, di non avere alcun rispetto per gli iscritti del Partito democratico che in buona fede si sarebbero dovuti recare alle urne per esprimere la loro preferenza. La tanto sbandierata ricerca della condivisione si è infranta sull’ennesimo atto d’imperio di un segretario ormai a fine corsa».

Sono 17 i circoli che non votano perché inesistenti, quattro circoli sono stati accorpati per penuria di iscritti sono stati appena 8 su 34 i circoli che finora hanno potuto votare. «In questi numeri – ha insistito il segretario cittadino – c’è il fallimento della gestione congressuale e politica del Partito democratico nel territorioo. Problemi che vanno ad aggiungersi agli altri e, in primo luogo a quello delle tessere irregolari accertate anche dalla Commissione regionale di garanzia di Cagliari. 158 iscritti nel Pd di Nuoro dal segretario organizzativo Giovanni Mura che potranno essere regolarizzati ma che per il momento sono irregolari. E poi i 26 iscritti cancellati e poi reintegrati ad Orani e 100 cancellati a Orune. Vogliamo ancora parlare di politica? – ha cocluso Francesclo Manca –. Si. Lo vorremmo fare, ma la politica non può prescindere dal rispetto delle regole. E chi si candida a rappresentare il Partito democratico deve poterlo fare in un clima di certezza del diritto e di condivisione delle procedure. Noi ci batteremo fino alla fine per questo. Perchè per noi questa è politica».

Parole durissime e clima incandescente che in serata è diventato rovente a Macomer dove è stato vietato di votare ai giovani democratici. Nessuna spiegazion, nuovi ricorsi e attesa di risposte dalla Commisione regioale di garanzia. La battaglia non è finita. (plp)

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