La Nuova Sardegna

Nuoro

«Austis senza la scuola muore»

di Kety Sanna
«Austis senza la scuola muore»

Il sindaco Lucia Chessa interviene dopo le polemiche legate al servizio di trasporto degli alunni

03 ottobre 2014
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AUSTIS. «Il territorio deve combattere per poter sopravvivere». Esordisce così il sindaco di Austis, Lucia Chessa, a seguito delle polemiche sollevate in paese dopo l’inizio dell’anno scolastico. Le scuole elementari sono chiuse perchè quest’anno non è stato raggiunto il numero di alunni per formare le classi. O meglio le pluriclassi che molti genitori non volevano più, ed è per questo che hanno deciso di trasferire i propri figli nei centri vicini, in particolare all'istituto di Atzara, a dieci chilometri di distanza.

«Con solo cinque iscrizioni – dice il primo cittadino – non era possibile salvare la scuola, così anche questi bambini sono stati costretti a seguire i loro coetanei. Decisione dei genitori che rispetto – sottolinea – ma non condivido, sia perchè penso che le pluriclassi garantiscano un livello di preparazione adeguato per i ragazzi e, in secondo luogo, perchè ritengo che questo non sia il modo giusto per portare avanti battaglie a favore dei nostri piccoli centri, che altrimenti rischiano di morire. Ho un’idea di sviluppo delle zone interne che non passa attraverso il taglio dei servizi – dice ancora Chessa – Passa viceversa attraverso il riconoscimento del pieno diritto ad accedere a servizi di qualità dovunque si scelga di vivere e di far crescere i propri figli. Siamo una zona marginale, demograficamente debole dove già da qualche anno il concetto di qualità dei servizi non è utilizzato a nostra tutela ma paradossalmente per giustificare tagli che ci discriminano. È un lavoro di demolizione che desertifica e toglie prospettive di crescita a nostri paesi e innesca un meccanismo che incentiva ulteriormente la decrescita demografica. Credo – aggiunge il sindaco – che laddove le battaglie non sono finalizzate a conservare e migliorare i servizi, ma a sopprimerli, vuol dire che il territorio stesso ha rinunciato a difendersi».

Lucia Chessa, sindaco e insegnante non ha visto di buon occhio la chiusura della scuola elementare e ora teme anche per le scuole medie che contano una sola pluriclasse.

«L’amministrazione che rappresento ha sempre prestato la massima attenzione alla cultura e all'istruzione. Per quanto di nostra competenza, abbiamo scommesso sulla qualità delle nostre piccole scuole sviluppando e finanziando interventi di carattere didattico e di facilitazione della comunicazione tra le famiglie e gli insegnanti».

«In collaborazione con i docenti – conclude Chessa – abbiamo proposto e mandato avanti progetti didattici per rendere disponibili nelle pluriclassi professionalità ulteriori che garantissero un'offerta formativa di livello alto. Tutto questo per portare avanti una battaglia in cui credo fermamente».

E sul servizio di trasporto garantito a soli cinque bambini di Austis che viaggiano per raggiungere la scuola di Atzarail sindaco sottolinea: «È mio dovere garantire il servizio a chi aveva deciso di stare in paese. In alternativa avrei commesso un danno erariale. Così stiamo seguendo il regolamento».

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