La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco di Orani: «Evitiamo che arrivi il commissario»

di Kety Sanna

Dopo le dimissioni Franco Pinna si rivolge all’opposizione: «Un atto di responsabilità che vi farebbe acquisire punti»

02 ottobre 2014
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ORANI. A giudicare dalla voce, il sindaco di Orani Franco Pinna, dimessosi martedì sera prima dell'inizio del consiglio comunale, è sereno. Sicuro della propria decisione che tiene a sottolineare «è stata dettata dall'impossibilità di andare avanti in questo modo. A nulla è servito il mio tentativo di incontrare preliminarmente i capigruppo di maggioranza e opposizione, con la speranza di riuscire a trovare un accordo anche con i tre consiglieri del Pd che avevano creato il gruppo Democratici per Orani. Vano – aggiunge – il mio sforzo di far approvare il bilancio di previsione, importante per il futuro del nostro paese. Perciò la scelta non poteva che essere questa. Un ultimo atto di responsabilità, da parte mia e della giunta che in questi anni ha lavorato con me, che non è servito a cambiare le cose». L'ultimo atto di un periodo di crisi all'interno dell'amministrazione comunale di Orani che aveva portato la minoranza a presentate una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino che anche ieri però, nonostante tutto, ha continuato a sottolineare «il grande lavoro svolto in questi anni, unitamente anche alle forze di opposizione con le quali si è sempre riusciti a ragionare e trovare degli accordi comuni». Non negli ultimi tempi però. Da quando cioè, all'interno dello stesso gruppo di maggioranza si era creata una spaccatura con i tre consiglieri, Ignazio Noli, Gonario Ladu e Marco Ziranu che consideravano l’operato del sindaco «assolutamente non soddisfacente».

«Qualsiasi tipo di confronto con loro era impossibile – aggiunge Pinna –. C'era sempre un motivo di scontro: dalla nostra posizione sul parco eolico fino ai rapporti, tutt’altro che negativi, con la fondazione Nivola». Situazioni che, col tempo, hanno alimentato malumori che, inevitabilmente, hanno portato alle dimissioni di due sere fa. Inaspettate, forse, da gran parte della popolazione anche se più volte sollecitate. «Ora non mi resta che sperare – dice Pinna – che qualcuno abbia a cuore del sorti del nostro paese. La comunità di Orani è una comunità laboriosa – sottolinea – e non merita di iniziare un percorso che di democratico ha ben poco. Noi siamo stati eletti per volontà dei cittadini e sinceramente – prosegue – non penso che le motivazioni che hanno portato alla crisi in Comune siano tanto gravi da indurre il paese al commissariamento. Mi metto a disposizione di tutti. Anzi – aggiunge – lancio un appello perchè le questioni personali vengano messe da parte. In questo momento non viene fatto un torto a me – dice – ma ad un intero paese. Le forze di minoranza dimostrino senso di responsabilità e solo così acquisiranno punti a loro favore. Riprendiamo in mano la situazione – conclude Pinna – e portiamo a termine ciò che abbiamo iniziato per il bene di tutti».

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