La Nuova Sardegna

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La protesta di una contribuente: non pago

di Giovanni Maria Sedda
La protesta di una contribuente: non pago

OVODDA. «Mi rifiuto di pagare i rifiuti». Questa la prima reazione di una contribuente di Ovodda appena ha ricevuto "la bolletta pazza" per il pagamento del tributo sulla raccolta dei rifiuti per il...

01 ottobre 2014
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OVODDA. «Mi rifiuto di pagare i rifiuti». Questa la prima reazione di una contribuente di Ovodda appena ha ricevuto "la bolletta pazza" per il pagamento del tributo sulla raccolta dei rifiuti per il 2014. Una decisione perentoria perché l'importo è il quadruplo di quello dello scorso anno. E ciò anche se nulla sarebbe cambiato dal 2013 al 2014 per la famiglia della contribuente, composta da padre e madre, ambedue lavoratori, e quattro figli, studenti, che abitano nella stessa casa. Da qui la decisione della madre di scrivere immediatamente una lettera per spiegare il motivo del suo gesto. «Oggi – si legge nella lettera – al rientro dal lavoro, mentre contavo gli spiccioli che mi restavano dopo aver pagato la luce, l'acqua, la rata Inps, il bollo auto, le tasse scolastiche, i libri di testo, l'abbonamento autobus scorgo una lettera senza timbro né data: mittente, Comune di Ovodda. Pensavo fosse un invito a partecipare alla manifestazione di "cortes apertas" e subito l'ho aperta. Con grande sorpresa mi sono trovata davanti quattro bollettini per il pagamento dei rifiuti e un importo di 147 euro per ciascuna rata per un totale di 594,20 euro. Fino all'agosto dell'anno scorso ho pagato una rata unica di 134 euro. Mi chiedo: cosa è cambiato in un anno? Ho diritto ad avere delle spiegazioni ?». Poi la lettera prosegue: «L'umido lo hanno mangiato i maiali. La maggior parte del vetro lo utilizzo per invasare pomodori, marmellate e funghi, metto fuori dal cancello di casa, una volta al mese, un cestino mezzo pieno di lattine dato che una famiglia numerosa, ogni tanto, una scatoletta di tonno la consuma. Ci avevano detto – è la conclusione della lettera – che i comuni virtuosi avrebbero avuto delle agevolazioni; lavoriamo per differenziare i rifiuti eppure li paghiamo profumatamente. E dire che ci dovevano dare il premio perché il comune di Ovodda è quello che per primo ha iniziato la raccolta differenziata». Segue la firma: Una per tanti. Ma per il Comune non sarà sicuramente anonima visto che dai dati descritti per calcolare il tributo si potrà sicuramente scoprire la mittente.

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