la crisi
Bolotana, in aumento la povertà
di Federico Sedda
L’allarme lanciato dai Servizi sociali: «Ormai è un’emergenza»
01 ottobre 2014
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BOLOTANA. Un gruppo di lavoro permanente per supportare con azioni e iniziative concrete l’attività dei sindaci e delle amministrazioni comunali dell’Unione dei comuni del Marghine nel settore dei servizi sociali e dell’assistenza alle persone. Questo il risultato della prima riunione degli assessori ai Servizi sociali dei comuni del territorio che si è tenuta nei giorni scorsi a Bolotana: «L’incontro – dice l’assessore Silvia Fadda, che ha promosso la riunione – aveva lo scopo di fare il punto sullo stato di salute dei servizi sociali della nostra zona e di promuovere, in questo settore così delicato, un’organizzazione condivisa che punti a migliorare i servizi attraverso la collaborazione e lo scambio di esperienze». Oltre all’assessore ai Servizi sociali del comune di Bolotana hanno partecipato all’incontro i colleghi dei comuni di Lei, Maria Antonietta Demurtas, di Silanus, Giovanni Deriu, di Bortigali, Paola Canetto, di Macomer, Rossana Ledda e di Sindia, Roberto Manca. «Dalla riunione – si legge in una nota – è emersa la necessità di confrontarsi più spesso, di lavorare insieme e di approfondire le opportunità di crescita messe a disposizione dai diversi strumenti provinciali, regionali, nazionali ed europei. In particolare, sono emerse varie problematiche, quali la crescente burocrazia, le nuove povertà e la mancanza di lavoro che aumentano sempre di più, provocando, oltre che un crescente spopolamento dei nostri comuni, anche un ulteriore disagio sociale in un territorio già molto provato dalle numerose criticità economiche e sociali». Nel corso dell’incontro sono state evidenziate anche «le innumerevoli difficoltà nelle quali si dibattono quotidianamente le amministrazioni comunali per i tagli ai finanziamenti nazionali e regionali che incidono in modo negativo sull’offerta dei servizi». Tutto questo nonostante «il notevole lavoro che viene portato avanti ogni giorno dagli operatori sociali dei comuni e dal Plus del Marghine». Da qui la proposta di «proporre uno sviluppo comune in tema di servizi sociali che affronti l’emergenza lavoro e la formazione».
