La Nuova Sardegna

BORTIGALI. A breve, il sindaco di Bortigali, Francesco Caggiari, convocherà un’assemblea pubblica per spiegare ai concittadini perché il comune è costretto ad adottare la Tasi e, soprattutto, perché la Tari, la nuova tassa che sostituisce l’imposta di nettezza urbana, aumenterà rispetto alla precedente tassazione. Il sindaco ha già spiegato che gli aumenti sono inevitabili dopo i tagli alle risorse che Stato e Regione trasferivano ai comuni. Con la Tari cambiano anche le regole di applicazione della tassa. Una parte è calcolata secondo le vecchie regole in base alla superficie dell’abitazione sulla quale si applica l’imposta, mentre la parte restante si calcola in base alla composizione del nucleo familiare. In pratica, poiché si presume che più persone producano più rifiuti, i nuclei familiari con un maggior numero di componenti si ritroveranno a pagare di più. Francesco Caggiari spiega che si tratta di nuove regole introdotte con la riforma delle tasse comunali che ha introdotto anche la Tasi. La Tari, però, cresce anche per altre cause. Il costo del servizio, affidato in appalto a una ditta privata, è aumentato passando da 124 mila a 156 mila euro. Poiché è ormai un obbligo dei comuni caricare l’intero costo del servizio sull’utenza, i cittadini se lo ritroveranno nelle bollette sotto forma di aumento. Che andrà a sommarsi agli altri aumenti appesantendo la bolletta che presto saranno chiamati a pagare. Tra questi c’è l’aumento della tassa ambientale della Provincia, un balzello che compare nella bolletta della nettezza urbana e che l’Amministrazione provinciale di Nuoro ha aumentato del 230% in un momento in cui la gente è ridotta in braghe di tela per la crisi. Il sindaco cercherà di spiegare queste cose ai cittadini, ma non si annuncia un’impresa facile. (t.g.t.)