La Nuova Sardegna

NUORO. Ottanta cavalieri e amazzoni provenienti da tutta la Sardegna si sono dati appuntamento davanti alla chiesetta della Solitudine per la terza edizione della “ Passeggiata al Monte Ortobene”. Un’escursione di tre ore lungo gli incantevoli e poco conosciuti sentieri di “su Monte”, costellati da importanti siti archeologici risalenti al Neolitico, fino ad arrivare sulla vetta denominata “Cuccuru Nigheddu” (collina nera ) a quota 955 metri, punto più alto della montagna. L’evento, organizzato e autofinanziato dal gruppo spontaneo “Gli amici del cavallo”, aveva l’intento di valorizzare la pratica equestre e l’Ortobene, il monte dei nuoresi, che anche questa volta ha dimostrato una ricchezza paesaggistica inesauribile tanto da permettere di tracciare un’ippovia a pochi passi dalla città.

Partenza alle 8,30, redini in mano e piedi nelle staffe in direzione Marreri, per imboccare il sentiero di “Sa ’e Zommauro”, dove si trova l affascinante necropoli di Maria Frunza composta da cinque domus de janas chiamate " Sas Birghines". Lasciata alle spalle la necropoli di “Janna Bentosa”, la carovana ha raggiunto i ruderi delle chiesette campestri di Santu Jacu e Sa Itria risalenti al 1200, raggiungibili anche a piedi dalla strada per Lollove.

Dopo una breve sosta a “Ordollai”, per sgranchirsi le gambe e ritemprare i cavalli, tutti in sella lungo il costone occidentale della montagna per ammirare i bellissimi massi granitici erosi dal vento e godere di un panorama mozzafiato. L' escursione a cavallo si è conclusa alla “Casa del vescovo” dove i partecipanti hanno potuto gustare un ricco pranzo dai tipici sapori sardi.

Un’esperienza unica nel cuore della natura che ha unito la passione per i cavalli all’ambiente e alla cultura, elementi che hanno reso l’iniziativa ancora più entusiasmante e suggestiva.