Le 95 primavere di monsignor Michele Marotto
Novantacinque anni e non dimostrarli. Soprattutto dopo un’intensa attività pastorale nella Barbagia di mezzo; per dirla in numeri oltre settanta anni dedicati completamente alla chiesa. Un parroco di...
Novantacinque anni e non dimostrarli. Soprattutto dopo un’intensa attività pastorale nella Barbagia di mezzo; per dirla in numeri oltre settanta anni dedicati completamente alla chiesa. Un parroco di montagna che ne ha viste di tutti i colori nella sua lunga carriere. E che, sebbene formalmente in pensione, appena può dice messa con la lucidità di sempre. Ieri tutta Belvì ha festeggiato le 95 primavere di monsignor Michele Marotto, storico parroco del paese, molto conosciuto e stimato nel territorio. Come a Desulo dove ha trascorso una ventina d'anni. Dal dopo guerra, nel difficile periodo della ricostruzione, ai tempi recenti con la costituzione dell'Ac e altre iniziative per la valorizzazione del culto religioso in paese. Ha visto passare tanti papi, tante stagioni politiche. Ma lui era sempre là, nei suoi paesi. Centri in cui, anche in tempi recenti tornava spesso a dire messa, sia per sostituire il parroco locale e sia su richiesta dei vecchi parrocchiani che gradivano la sua presenza. Ieri in tanti lo hanno visitato; dai parenti, ai vecchi parrocchiani, ai giovani e agli amministratori. E lui li ha accolti con la solita verve e grinta, quasi emozionandosi soltanto al momento del taglio della torta. (g.m.)