La Nuova Sardegna

Nuoro

Tari, scoppia la rivolta contro i rincari

di Valeria Gianoglio

Il consigliere comunale Saiu: incremento record, non si era mai pagato tanto. Eppure potrebbe essere ridotta

27 agosto 2014
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NUORO. Fioccano le cartelle della Tari, la tassa sui rifiuti, e con esse a Nuoro scoppiano anche le polemiche, piovono le critiche, si moltiplicano gli attacchi alle scelte dell’amministrazione comunale. Da un lato cittadini e commercianti – che si sono riuniti anche ieri sera per discuterne – che lamentano cifre stratosferiche da pagare e rincari ingiustificati, dall’altro il Comune che difende le proprie scelte. Certo è che nel frattempo, gli uffici del settore tributi stanno scoppiando tra telefonate e richieste di delucidazioni. E c’è anche chi, da vero amante dei numeri e delle cifre, ha fatto anche i conti in tasca all’amministrazione e definisce quella di quest’anno «un’annata record, un novo record toccato dalla tassa sui rifiuti. Mai, nella storia di questa città, si era pagato tanto».

«La rabbia dei cittadini è del tutto giustificata – dice, infatti, il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Pierluigi Saiu, che in una nota lancia il problema-Tari– quando fu introdotta la raccolta differenziata la promessa era che, attraverso quel sistema, si sarebbe pagato meno. Non è stato così. Ogni anno il costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è salito. Basterebbe guardare i dati degli anni scorsi per avere un'idea degli aumenti decisi dalla giunta Bianchi e dal PD. Nel 2011 si pagava un tributo pari a 5.748.595,84 euro. Oggi, quello stesso tributo è salito a 7.947.434,73 euro. Circa 2.200.000 euro in più. Un aumento quasi del 40%. Se nel 2012 un negozio di ortofrutta, una pescheria o un negozio di fiori pagava 4,55 euro a metro quadro, quest'anno pagherà 27, 13 euro. Cinque volte tanto! Le cose non vanno meglio per bar, ristoranti o pizzerie con aumenti che vanno dal 250 al 350 per cento rispetto al 2012». E proprio la rabbia dei commercianti, che poggia anche su una profonda disperazione legata alla difficoltà di far quadrare i conti, ieri sera è approdata anche in un incontro che si è tenuto al bar-caffè Due archi di via Lamarmora.

Il consigliere comunale Pierluigi Saiu, nel suo documento, spiega anche per quale motivo si sono avuti gli incrementi record nella tassa sui rifiuti. «Sono dovuti – dice – al costo delle proroghe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e ai ritardi nella pubblicazione del bando. Poi ad alcune voci di costo, schizzate letteralmente alle stelle, come lo spazzamento delle strade che è passato da 730.552,83 euro a 1.675.905 euro e 87 centesimi. Per non parlare degli altri costi che impropriamente vengono addebitati ai cittadini. Quest'anno il costo degli aumenti è stato scaricato soprattutto sulle utenze domestiche, sulle famiglie insomma. Basta confrontare gli importi 2014 con quelli degli anni passati per rendersi conto del salasso».

Ma anche il futuro, secondo Saiu, non sembra promettere bene, sul fronte tasse, rifiuti e rincari. «I prossimi mesi – preannuncia, dopo aver studiato dati e carte – saranno durissimi. Entro l'anno bisognerà pagare, oltre agli acconti Tari, il saldo Tares (cioè il saldo della tassa sui rifiuti dello scorso anno), la Tasi e l'Imu. Negli ultimi anni Pd e compagni hanno portato la tassazione a livelli mai raggiunti prima e la condizione che vivono famiglie e imprese è sempre di maggiore difficoltà. L'insofferenza è legittima. Eppure la tassa sui rifiuti potrebbe essere ridotta. Basterebbe tagliare alcuni costi che vengono conteggiati impropriamente e aumentare i ricavi della raccolta differenziata».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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