La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer sfida la crisi, nel 2014 saldo positivo per le nuove attività

di Tito Giuseppe Tola
Macomer sfida la crisi, nel 2014 saldo positivo per le nuove attività

Più aperture che chiusure nel primo semestre dell’anno Ledda: i cittadini non si arrendono, nonostante le difficoltà

23 agosto 2014
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MACOMER. La crisi ha chiuso le serrande di molte imprese ed esercizi commerciali, ma a sorpresa si scopre che a Macomer le nuove attività che aprono battenti sono più di quelle che chiudono. Il dato riguarda il 2013 ed è confermato dall’andamento del primo semestre dell’anno in corso. Ciò significa che non si tratta di un fenomeno episodico, ma di una tendenza che dura da un anno e mezzo e che interessa diversi settori della produzione e del commercio. In termini di posti di lavoro, le nuove attività non compensano quelli perduti con la chiusura delle industrie, ma dal dato emerge un segnale di vitalità inatteso, segno che Macomer “respira” ancora e non è economicamente defunta.

I dati sono quelli dello sportello unico delle attività produttive (Suap) del comune. Il 2013, l’anno in cui la crisi ha pesato di più, ha chiuso con un saldo positivo di otto nuove attività. Anche nei primi sei mesi del 2014 le nuove attività hanno superato le cessazioni, sette in più rispetto alle chiusure. Ciò non significa che tutto va bene e che la crisi non c’è. Vuol dire però che, nonostante le difficoltà, la gente non si arrende e si rimbocca le maniche e cerca di ripartire e di andare avanti. «Sono dati importanti – dice l’assessore alle attività produttive e commercio, Rossana Ledda, – e dimostrano, in periodi così difficili, che i cittadini continuano a crederci e a provarci in molteplici settori. Credo che le attività macomeresi possano essere sostenute anche dai macomeresi stessi. Prima di fare acquisti fuori Macomer, li invito a dare una possibilità alle attività locali. Lasciando il diritto e la libertà di spendere i propri denari come, dove e quando si vuole, riflettiamo insieme sul fatto che i nostri figli e nipoti potranno forse avere una possibilità di lavoro dalle attività locali e non dai centri commerciali lontani o dalla rete. Cerchiamo nel limite del possibile di far girare anche l’economia del posto, che dipende da ognuno di noi e dalla nostra voglia di sostenerla».

I numeri dello sportello Suap Parlano chiaro. Nel 2013 hanno cessato 21 attività commerciali con sede fissa e ne hanno aperto altre 22, hanno chiuso due nel commercio ambulante e ne hanno aperto 5, pubblici esercizi: cessati 7 e aperti 9, attività artigianali: chiuse 6 aperte 8. Nello stesso anno ha aperto una nuova attività ricettiva.

Meglio nel 2014. Attività a sede fissa: chiuse sette e aperte nove, commercio ambulante: chiusa una e aperte quattro, pubblici esercizi: chiusi due e aperti tre, attività artigiane: chiuse cinque e aperte sette. Le attività di Macomer iscritte alla Camera di Commercio di Nuoro nel 2013 erano 1105 di cui 254 artigiani e imprese edili, 249 commercio fisso, 234 settore servizi, 92 attività agricole e di allevamento, 65 commercio all’ingrosso, 64 commercio in area pubblica, 53 pubblici esercizi, 25 autotrasporti, 24 acconciatori ed estetisti, 14 industrie alimentari, 13 movimento terra e 5 strutture ricettive.

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