La Nuova Sardegna

Nuoro

Migranti a Sadali, il sindaco: «Mi dicono che li hanno ingannati»

Migranti a Sadali, il sindaco: «Mi dicono che li hanno ingannati»

Anche il sindacato di polizia Siap prende posizione: «La questura non ha i mezzi per gestire questa emergenza»

19 agosto 2014
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NUORO. C'è preoccupazione a Sadali per la protesta dei migranti scoppiata ieri sera dopo che i 47 africani trasferiti in un albergo nelle campagne del piccolo paese al confine tra la provincia di Cagliari e quella di Nuoro, si sono rifiutati di entrare. Il sindaco Romina Mura, che è anche deputata del Pd, segue a distanza la situazione, essendo fuori per un periodo di vacanza.

«Ho chiesto al prefetto di Nuoro come mai questi migranti dotati di regolare permesso di soggiorno siano arrivati a Sadali contro la loro volontà - ha detto all'Ansa la parlamentare sarda -. Sono persone libere che non possono essere trattenute in un posto in cui non vogliono stare».

Il sindaco di Sadali ha poi aggiunto: «Mi è stato riferito che i migranti avrebbero detto di essere stati portati in Sardegna con l'inganno: avevano promesso loro di partire per Milano e Roma, ma sono giunti qui. Per questa vicenda utilizzerò le mie prerogative di parlamentare della Repubblica per una interrogazione alla Camera dei deputati nella quale chiederò come sia potuto succedere tutto questo».

I 47 migranti, provenienti da Napoli, da ieri sera protestano per chiedere che vengano riportati in una grande città: «La situazione mi preoccupa per la mia comunità anche se so che è tutto sotto controllo. D'altronde sono stati portati in un paese che ha collegamenti scarsi e che non è dotato di una caserma dei Carabinieri adeguata (ci sono in servizio solo tre militari) nè di un sistema di pronto intervento per reggere queste situazioni. Spero - ha concluso - che il problema venga risolto in giornata, io questo ho chiesto al prefetto di Nuoro».

Anche la voce del Siap, sindacato di polizia, si è levata sulla situazione che si è creata a Sadali. «Partiamo dal presupposto che l'elemento prioritario per coloro che scappano dalle guerre e da atti persecutori nel loro paese, quindi richiedenti asilo politico, è quello di essere salvati, accolti e accuditi dallo stato ospitante, a prescindere dal sito in cui vengono ospitati purchè dignitoso e Sadali è tra questi, visto che è un hotel. Però è altrettanto vero che il Dipartimento per le libertà civili e immigrazione possa prestare maggiore attenzione sui siti dove ospitare gli immigrati, poichè come sta accadendo a Sadali si sta passando da una situazione di mera accoglienza a una situazione che può sfociare in una grave problematica di ordine pubblico i cui riflessi ricadono sul questore».

Lo ha detto all'Ansa il segretario nazionale del Siap, Massimo Zucconi Martelli, intervenendo sui problemi che si stanno vivendo da ieri notte nel piccolo paese in provincia di Nuoro. «Il questore - ha evidenziato ancora il sindacalista - non ha i mezzi per gestire un'emergenza del genere. Quindi chiediamo l'invio immediato di rinforzi a Sadali, ricordando che la provincia di Nuoro, anche in queste ultime assegnazioni di personale, ha avuto zero uomini di rinforzo».

Ed il segretario nazionale del Siap illustra l'attuale situazione. «Gli immigrati vogliono lasciare Sadali e raggiungere altre realtà - ha detto Zucconi Martelli - sono liberi di muoversi visto che molti di loro hanno già il permesso di soggiorno. Non possono pretendere che sia lo Stato a farsi carico dei loro movimenti interni per raggiungere i parenti. La situazione è ancora tesa, speriamo che non sfoci in incidenti, creando problemi a una cittadina pacifica come quella di Sadali».

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